Stamattina, presso l'Hotel Alabardieri di Napoli, si è svolto il corso di formazione "Come cambia la narrazione dei fenomeni criminali. Deontologia e riflessioni degli ultimi 10 anni".
L'iniziativa è stata promossa dall'Ordine dei Giornalisti della Campania e dalla Fondazione Polis.
Il corso valeva 6 crediti formativi.
L'incontro, dedicato a Lino Romano (ucciso il 15 ottobre 2012 nel pieno della terza faida di camorra dell'area nord di Napoli), è stato introdotto dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli.
Sono intervenuti Gigi Di Fiore, Marcello Ravveduto, Raffaele Sardo, Aldo Zappalà, Lucariello e Geppino Fiorenza. Ha concluso il presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese.
Ha moderato il responsabile della comunicazione della Fondazione Polis Salvatore Buglione.
Presenti, insieme a 200 giornalisti, Giuseppe e Lucia Romano, rispettivamente papà e sorella di Lino, e una delegazione dei familiari delle vittime innocenti della criminalità.
L'incontro ha rappresentato l'occasione per discutere della vasta gamma di articoli, docufilm, libri, produzioni teatrali, mostre fotografiche, studi, ricerche e app promossi dalla Fondazione Polis nei primi dieci anni di attività: una narrazione che, pur tenendo conto della pervasività dei fenomeni criminali, è finalizzata a raccontare l'impegno dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e la loro voglia di riscatto, la preziosa attività di riconversione dei beni confiscati condotta da associazioni e cooperative nonostante minacce e intimidazioni, progetti di legalità e cittadinanza responsabile che vedono il coinvolgimento delle scuole del territorio regionale.