Mercoledì 20 marzo la messa, celebrata da don Tonino Palmese, in suffragio di Francesco Pio Maimone, giovanissima vittima innocente. Queste le parole di don Tonino:
"Celebriamo due lutti, come cristiani e come cittadini, la morte di Francesco Pio, che è stato ucciso. Dobbiamo chiederci da che parte stare, e il lutto di un ragazzo che ha ucciso un altro ragazzo, convinto che la morte debba prendere il sopravvento. La memoria condivisa fa rotolare la pietra dal sepolcro".
(Don Tonino Palmese)
Trascriviamo le parole della mamma, colme di dolore e pregne di amore:
"CIAO PIO, AMORE DI MAMMA E PAPÀ, COME STAI?
OGGI È PASSATO UN ANNO DA QUANDO CI SIAMO VISTI L’ULTIMA VOLTA, DA QUANDO CI E’ ARRIVATA QUELLA MALEDETTA TELEFONATA. IL TEMPO SI E’ FERMATO A QUEL MOMENTO, COSI’ COME SI È FERMATO IL BATTITO DEL NOSTRO CUORE. PER CASO CI SIAMO ACCORTI IO E PAPÀ GUARDANDO UNO DEI TUOI VIDEO, CHE PROPRIO LA MAGLIA CHE USAVI PER GIOCARE A CALCIO CHE ORA ABBIAMO CONSERVATA, PORTA LO STESSO NUMERO, FORSE PERCHÉ NASCONDE UN SIGNIFICATO CHE NOI, ANCORA NON CONOSCIAMO.
QUESTO 20 IMPRESSO SULLA TUA MAGLIA ORA È IMPRESSO NELLA NOSTRA MENTE!
NON SAPPIAMO DOVE SEI E COSA FAI, MA NONOSTANTE QUESTO, NEL NOSTRO QUOTIDIANO CI DAI SEMPRE MODO DI CAPIRE CHE SEI QUI CON NOI, TRA DI NOI E CHE SEI ANDATO VIA SOLO FISICAMENTE.
È DIFFICILE ESPRIMERE CON LE PAROLE QUANTO CI MANCHI. LA TUA ASSENZA É UN VUOTO CHE NON PUO’ ESSERE RIEMPITO.
CI MANCA IL TUO SORRISO, LA TUA RISATA CONTAGIOSA E LA TUA GENTILEZZA. HAI SEMPRE AVUTO UN MODO UNICO DI ILLUMINARE LE STANZE CON LA TUA PRESENZA, E QUELLE STANZE ORA SEMBRANO VUOTE E BUIE SENZA DI TE.
NOI TUTTI, IO E PAPÀ, LE TUE SORELLE E TUO FRATELLO MANUELE, I TUOI AMICI E AMICHE, NON POSSIAMO FARE A MENO DI PENSARE COME SAREBBE STATO SE TU FOSSI ANCORA QUI. IL CALORE DELLA TUA COMPAGNIA MANCA OGNI GIORNO SEMPRE DI PIÙ, NESSUNO DI NOI SI RASSEGNA ALLA TUA ASSENZA.
SAI PIO, MAMMA PENSA SPESSO A QUANDO SAREBBE ARRIVATO IL MOMENTO CHE UNA BELLA RAGAZZA TI AVREBBE PORTATO VIA DA ME. OGNI TANTO CHIUDO GLI OCCHI E IMMAGINO COME SAREBBE STATA LA TUA BELLA FAMIGLIA, I TUOI FIGLI. IMMAGINO A QUANDO SARESTI VENUTO A TROVARCI LA DOMENICA, SENTIRE IL CAMPANELLO DELLA PORTA CHE SUONA, IO AI FORNELLI A PREPARARE IL TUO PIATTO PREFERITO, PAPÀ CHE TI APRE LA PORTA E LE TUE SORELLE CHE TI VENGONO INCONTRO AD ABBRACCIARTI. POI PERÒ, ALL’IMPROVVISO LI RIAPRO E MI RENDO CONTO CHE SEI ANDATO VIA, CHE TI HANNO STRAPPATO DA NOI E DALLA VITA CHE TANTO AMAVI.
SI PIO, TU ERI PROPRIO INNAMORATO DELLA VITA, VIVEVI OGNI GIORNO COME SE DOVESSE ESSERE L’ULTIMO.
PURTROPPO NON CI SONO SCALE PER SALIRE LASSÙ PER ABBRACCIARTI E VEDERE IL TUO SORRISO, GUARDARTI NEGLI OCCHI. COME NON CI SONO GIORNI, ATTIMI QUAGGIÙ CHE NON SIA UN QUALCOSA, UN PROFUMO, UN LUOGO, UN OGGETTO, UNA FOTO…. CHE CI RICORDI DI TE E CI FACCIA STRINGERE IL CUORE E SCENDERE QUELLA LACRIMA PIENA DI DOLORE. CI MANCHI DAVVERO TANTO!
QUI TUTTI PARLIAMO DI TE, OGNI RICORDO È BUONO PER RIPORTARCI INDIETRO NEL TEMPO, IO E PAPÀ CHE FACCIAMO DI TUTTO PER TENETE VIVO IL TUO RICORDO, I TUOI FRATELLI CHE SENTONO DI ESSERE RIMASTI SENZA LA PARTE MIGLIORE CHE GLI APPARTENEVA, LA TUA PARTE, PIO. I TUOI ADORATI NIPOTI VIVONO NEL TUO RICORDO, ANNA CHIARA TI CHIAMA COSTANTEMENTE “BA, BA”, E TI INDICA GUARDANDO LA TUA FOTO. GAETANO CHE HA FATTO DI TE IL SUO IDOLO, TI IMITA IN TUTTO E PER TUTTO, VUOLE DIVENTARE COME ZIO PIO.
I TUOI AMICI E AMICHE CHE NON PERDONO OCCASIONE PER RICORDARTI. SE FANNO FESTA LA PRIMA COSA CHE FANNO È FAR PRONUNCIARE IL TUO NOME, COME SE VOLESSERO GRIDARE AL MONDO CHE TU SEI QUI!
MONICA E GRABRIELLA CHE TI HANNO VISTO CRESCERE E ACCUDITO COME OGNI MAMMA ACCUDISCE UN FIGLIO NON VOGLIONO LASCIARTI ANDARE.
E POI PIO, TUTTE LE PERSONE CHE TI HANNO CONOSCIUTO TROPPO TARDI, SAPESSI QUANTE PERSONE ABBIAMO CONOSCIUTO GRAZIE A TE, CHE TI VOGLIONO BENE PROPRIO COME TUTTI NOI CHE TI ABBIAMO VISSUTO.
OGGI, COME SEMPRE SIAMO QUI PER DIRTI QUANTO CI MANCHI E QUANTO VORREMMO CHE IN QUESTO MOMENTO SI APRISSE LA PORTA DI QUESTA CHIESA PER VEDERTI TORNARE, COL TUO SOLITO MODO DI FARE, CON QUEL SORRISO CHE TU SOLO HAI. MA NON SARÀ COSI’.
TUTTI NOI PERO’ QUALCHE PROMESSA TE LA VOGLIAMO FARE, TI PROMETTIAMO DI PARLARTI SEMPRE, DI VIVERE DIGNITOSAMENTE E CON UMILTÀ, QUELL’UMILTÀ CHE TANTO TI DISTINGUEVA, COME TU AVRESTI VOLUTO, E DI LOTTARE TUTTI INSIEME, AFFINCHÈ TU NON DIVENTI UN RICORDO. SEI SEMPRE STATO UNA RAGAZZO SEMPLICE MA CON DEI VALORI DI TUTTO RISPETTO.
TU SARAI FRANCESCO PIO SEMPRE E PER SEMPRE, NEI NOSTRI CUORI.
CIAO PIO".
Infine, le parole a lui dedicata dall'artista Geolier:
"A me fa paura il fatto che alcune cose che ci circondano vengano vissute come se fossero normali, come se fosse normale avere un’arma da fuoco pronta e carica. Mi fa paura il fatto che ci sia qualcuno così incosciente da sparare in mezzo a tante persone. Mi fa paura il fatto che una vista si sia spenta così, senza che nessuno lo abbia fatto appositamente. A me fa paura il futuro che ci aspetta, se questo è il cammino che stiamo percorrendo.
È inutile che tutti parlino solo quando succede qualcosa. Mia madre mi ha sempre insegnato le cose giornalmente e non solo quando sbagliavo, così come tante buone madri fanno ogni giorno con i loro figli. Questo dobbiamo fare anche noi.
Quella sera Francesco Pio si è vestito, ha salutato la madre prima di scendere senza sapere che sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe fatto.
A me fa paura l’incoscienza.
A me fa paura l’ignoranza.
A me fa paura chi non pensa prima di agire, il modo in cui si decida di premere il grilletto.
Francesco Pio è morto per incoscienza di un altro ragazzo, che ha usato una pistola in mezzo a tante persone e a me questo fa molta paura, perché è l’emulazione di uno stile di vita sbagliato.
Nel frattempo, noi andiamo avanti parliamo e diciamo la nostra, ma la mamma del ragazzo che ha sparato si trova un figlio colpevole e la mamma di Francesco Pio ha perso un figlio.
Questo a me fa paura."