
Data dell'accaduto: 05/03/1982
Luogo dell'accaduto: Benevento
Anni: 61
Vittima della criminalità
Breve storia dell'accaduto
Don Carlo, sacerdote e docente di religione presso un liceo di Benevento, viene brutalmente ucciso nella casa canonica. Il movente, probabilmente, è da rinvenirsi in un atto ritorsivo per il suo impegno nella lotta alla criminalità nel rione della sua parrocchia.
Quella sera, i tre assassini, entrano all’interno della chiesa Santa Maria della Verità in Benevento, lo legano con un fil d ferro, lo torturano e infine lo soffocano. Tutto fa pensare ad una vera e propria esecuzione.
Don Carlo aveva con se un’ingente somma di denaro ed un orologio che non vengono sottratti.
Subito dopo averlo ucciso fuggono.
Don Carlo nasce a Morcone (Benevento), uomo di alto spessore morale, simbolo della legalità, riservato e sensibile, viene ordinato sacerdote nel 1944.
Il suo primo incarico è come parroco di San Bartolomeo Apostolo a Monte Calvario Irpino. Con l’aiuto dei parrocchiani costruisce un complesso parrocchiale.
Il terremoto del 1962 distrugge la nuova chiesa e costringe don Carlo a vivere in una baracca per 7 anni. Nel 1973 si trasferisce a Benevento dove assume la guida della parrocchia di Santa Maria della Verità nel rione Triggio. Il rione è considerato un quartiere ad alto rischio e degrado, qui, infatti, don Carlo si dedica ai giovani ed al contrasto della droga promuovendo iniziative di sport e cultura.
Viene, per questo suo impegno, soprannominato il San Giovanni Bosco del Triggio.
Le indagini sulla sua morte hanno individuato 3 imputati. La Corte di Assise del Tribunale di Benevento nel 1983 stabilisce una condanna a ventitré anni per uno dei responsabili individuati, diciassette anni e 8 mesi per il secondo e dieci anni e otto mesi per il terzo.
Dal 4 marzo 2001 don Carlo Lombardi riposa a Benevento, in Santa Maria della Verità, ai piedi della statua di Sant’Alfonso Maria dè Liguori.
Nel 2022, a 40 anni dalla sua morte, è stata intitolata a Don Carlo la piazza antistante la chiesa nella quale è stato ucciso.
La sorella Elisa Lombardi Marra non si costituì parte civile nel processo e perdonò gli autori del delitto: “[..] non sono animata da spirito di vendetta” scrisse “e come potrei esserlo, avendo vissuto tanti anni così vicino a mio fratello?”
A don Carlo è stato dedicato un significativo capitolo del libro “1923-2003, Storia di un Liceo” a cura del Prof. Giuseppe di Pietro e degli Studenti del Liceo Scientifico Statale “G. Rummo” di Benevento, Edizioni Realtà Sannita, 2004.