
Una giornata particolare, quella che si è svolta ieri nel teatro del reparto Mediterraneo del penitenziario di Secondigliano; una giornata all’insegna della sensibilizzazione sui programmi di giustizia riparativa, della responsabilità personale e del reinserimento sociale. Tematiche di grande interesse per la platea dei detenuti, che hanno interloquito con i mediatori Maria Guidone e Gerardo D’Antuono dell'APS Tarita, con il garante Samuele Ciambriello, la mediatrice Erica Gigante e con le giornaliste e i giornalisti della Fondazione Pol.i.s., che, negli Istituti di Secondigliano e Poggioreale, portano avanti il progetto "Parole in Libertà" in sinergia con il garante, la Fondazione Banco di Napoli e "Il Mattino", dove ogni lunedì vengono pubblicati gli articoli dei detenuti.
Il progetto “Con-Tatto”, “S.G.M -Sostegno alle vittime di reato, Giustizia riparativa e Mediazione penale in Campania, sostenuto dalla Regione Campania e Cassa delle Ammende, ha chiarito i tanti dubbi che i detenuti hanno rispetto a questo nuovo strumento legislativo, e ha spiegato opportunità e percorsi che questo consente. Capofila del progetto, l’associazione di promozione sociale Tarita.
Una sensibilizzazione ma anche un importante momento di informazione, su un argomento tanto nuovo quanto ancora poco frequentato; i mediatori hanno spiegato le modalità per accedervi e il percorso da fare. Un cammino non sempre facile, che mette di fronte l’autore del reato con chi quel reato l’ha subito, e che causa in entrambi gli attori un profondo cambiamento e una consapevolezza di sé e delle proprie azioni che è un passo importante verso il riconoscimento della responsabilità personale e di un pieno e convinto reinserimento sociale.
