
Nel Comune di Melizzano (BN) è stato realizzato un progetto di riutilizzazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. L’intervento ha riguardato la riconversione di alcuni manufatti industriali, in disuso, per la “Realizzazione di un centro di stoccaggio e di lavorazione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) nonché metalli di recupero.
L’area confiscata si trova nella periferia del Comune di Melizzano a ridosso della sponda sinistra del fiume Calore lungo la Strada Provinciale 110 (Bebiana) che da Melizzano conduce a Solopaca Inoltre, il lotto confiscato, comprendeva un capannone di mq 370, insistente su un terreno dell’estensione di ha 00 are 97 ca 10; - cabina elettrica, realizzata sulla particella 491; - alloggio quadro comandi, realizzato sulla particella 492; palazzina, realizzata sulla particella 494; locale, realizzato sulle particelle 772 e 773.
Per la prima volta un sito confiscato alla camorra è riutilizzato per la realizzazione di un impianto per il trattamento di rifiuti e in particolare per il riciclo dei RAEE. Il bene confiscato, gestito da una cooperativa sociale, rappresenta una specificità unica nel panorama nazionale dell’organizzazione del ciclo integrato dei rifiuti. Il ritiro e la lavorazione dei RAEE conferiti all’impianto determina la produzione di materia prima seconda da consegnare alle ditte specializzate per il loro riuso.
L’impianto è stato affidato alla Cooperativa Sant’Alfonso che attualmente con il completamento della linea di selezione a Raggi X (TOMRA) lavora in particolare RAEE con recupero in purezza di alluminio e rame. La potenzialità di lavorazione è di circa 10 tons/g.
