
Inaugurato il murale “#NONINVANO” al carcere di Secondigliano
Questa mattina è stato inaugurato il murale voluto dalla Fondazione Pol.i.s. della REGIONE CAMPANIA in memoria delle vittime innocenti della criminalità, realizzato dal collettivo Orticanoodles per Inward.
Una bellissima mattina, quella trascorsa oggi al carcere “Pasquale Mandato” di Secondigliano: alla presenza di varie autorità, degli artisti che l’hanno realizzata e dei detenuti che hanno contribuito, è stata inaugurato il murale “#NON INVANO”, in memoria delle vittime innocenti della criminalità.
Con la direttrice Giulia Russo, il presidente della Fondazione Pol.i.s. e Garante Metropolitano dei Detenuti Don Tonino Palmese, la Presidente del Tribunale di Sorveglianza Patrizia Mirra, il Presidente del Coordinamento Campano dei familiari delle Vittime della Criminalità Giuseppe Granata, la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone il provveditore regionale delle carceri Lucia Castellano, la Presidente della Corte d’Appello di Napoli Maria Rosaria Covella.
Tutti attorno all’opera realizzata da Ordicanoodles coordinati da Luca Borriello di Inward, Osservatorio Nazionale per la Creatività Urbana.
Una distesa di girasoli, dentro e fuori le mura del penitenziario, per rappresentare la volontà di seguire il sole dei familiari delle vittime ma anche di quei detenuti che, all’interno del carcere, cercano di intraprendere una nuova e differente strada.
“Questa è la vera rete -. Ha detto Russo – tante persone e istituzioni insieme per qualcosa di significativo. La giustizia riparativa è la strada per la riconciliazione tra vittima e carnefice, ma funziona solo se chi la chiede ha fatto un percorso. Qui, in molti, lo stanno facendo”.
“Oggi è una delle giornate più belle della mia vita – ha detto il presidente della Fondazione PoI.i.s. don Palmese – qui mi è capitato spesso di piangere, quando ho colto, dove c’era, la riconciliazione. Loro hanno conosciuto la caduta, come i familiari delle vittime che qui sono venute a donarsi; tutto il resto, se viene, è gioia, se non viene, è noia”.
Anche per la Presidente della Corte d'Appello di Napoli Maria Rosaria Covelli “Questo è un momento importante; oggi c’è una comunità che ha fatto sì che l’arte inviasse un messaggio potente, dentro e fuori queste mura; un messaggio che spero arrivi anche a chi ancora si abbevera alla mafia, alla cultura della criminalità. Grazie alla Fondazione, a don Tonino ,a soprattutto ai familiari; la loro testimonianza è viva, è rinascita, è resurrezione.”
“I familiari sono degli eroi straordinari, che portano le loro testimonianze dove ce n’è più bisogno, come qui – ha confermato la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone rivolgendosi anche ai detenuti – ma il vostro impegno è ugualmente importante. E’ facile non sbagliare quando nasci e cresci in una famiglia con sani valori”.
“Qui in carcere ho trovato, inaspettatamente, una grande dignità – ha detto Claudio, un detenuto – questo luogo è molto diverso da quello si pensa fuori”. “Ne ho girate tante, di carceri – ha raccontato un altro Claudio – ma qui ho avuto modo di estraniarmi dal contesto carcerario , parlare di altro, fare altro. Sono aperture importanti, che permettono di non vedere il carcere come una scatola vuota.”
“Siamo qui per fare memoria – ha concluso Giuseppe Granata – il murale significa dare a noi e ai nostri cari un ruolo importante. Cerchiamo di fare testimonianza positiva, che “Non invano” abbia senso, il senso del nostro impegno. Spero davvero che la Fondazione, che ha pensato e voluto questo, possa continuare come sempre il suo lavoro”.