Il murale "Non Invano" all'Istituto di Secondigliano. Diario dei lavori

Istituto di Secondigliano

Giovedì scorso, alle otto gli artisti di Orticanoodles erano già al lavoro sul muro del carcere di Secondigliano, per cominciare a dare le prime pennellate di colore. Procedono quindi come da tabella di marcia i lavori per la realizzazione del nostro murale dedicato alle vittime innocenti della criminalità, i cui familiari entro la fine di questo mese potranno vedere l’opera completata. Un’esplosione di vitalità e colori, scelti apposta per veicolare un messaggio chiaro e forte: che anche il più profondo dei dolori può trasformarsi in impegno civile, e può incidere nel cambiamento anche del più disilluso e cinico dei detenuti.
Per questo, il nostro murale, voluto dalla Regione Campania attraverso la Fondazione ha e avrà un potere enorme: quello di dare speranza, a tutti. Noi ci crediamo.

Il giorno dopo il sole a Secondigliano picchiava forte; picchiava sulle mura, sulle tende allestite per la festa della pizza, sugli artisti al lavoro. Picchiava sui primi fiori dipinti, che se fossero stati reali si sarebbero girati, inseguendolo. Stamattina a Secondigliano c’erano sorrisi, buonumore. ‘Dalle nostre celle si vede il murale in progress, è molto bello”, ha detto Giovanni, detenuto del reparto Mediterraneo. ‘State facendo proprio una bella cosa’, ha detto poi Enzo, stesso reparto. E questi sorrisi, questi sguardi ammirati sono il primo esito del nostro lavoro e di quello degli artisti. Non sappiamo che accadrà quando il murale per ricordare le vittime innocenti della criminalità “#NONINVANO” sarà completato e si offrirà nella sua imponenza agli sguardi delle persone. Una cosa però la sappiamo: che l’arte produce bellezza, e la bellezza, diceva qualcuno, salverà il mondo.
Noi proviamo, anche così, a salvarne un pezzettino.

‘Non invano c’è stata la tempesta’ è una frase chiara e limpida, che da lunedì campeggia sul murale del carcere di Secondigliano, nel lato interno. Lato rivolto a chi la tempesta l’ha attraversata e forse la sta ancora attraversando; una tempesta che ha investito loro stessi, le loro famiglie, e chi quella tempesta l’ha subita. Un messaggio forte, quello che parte dal nostro murale in ricordo delle vittime innocenti della criminalità. Poche parole dipinte su di un muro che hanno una grande forza, che sono capaci di scavare nell’animo, di dare delle risposte, di indicare una strada. Forse. Se la indicassero anche solo ad una persona, già avremmo vinto. Queste parole, il nostro murale, sono semi che noi piantiamo nella speranza che possano germogliare, ma anche che non facciano dimenticare le donne e gli uomini innocenti caduti sotto il fuoco della criminalità.


 

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