
"Abbiamo ricordato, da poco, il quarantennale dell'uccisione, per mano mafiosa, di Giancarlo Siani, giornalista che svelò le trame criminali dei consessi mafiosi. E ancora oggi, tutta la società civile, deve constatare che i giornalisti impegnati nella ricerca della verità subiscono minacce, intimidazioni e attentati. Siamo accanto a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia per quanto accaduto a Pomezia. L'impegno indiscutibile del giornalista sul fronte della lotta alle mafie e per la legalità ha concesso, in questi anni, al mezzo televisivo di mantenere il suo essenziale ruolo di servizio pubblico. È preoccupante la nuova escalation di intimidazioni e veri e propri attentati contro i rappresentanti del giornalismo italiano. Ciò dimostra che dobbiamo sempre tenere desta l'attenzione e al contempo realizzare, sempre, una comunità di cittadine e cittadini capaci di difendere coloro che sono deputati a informare. Come Fondazione Pol.i.s., impegnata nel sostegno delle vittime innocenti di reato e nella promozione del riuso sociale dei beni confiscati alle mafie, siamo coscienti che esprimere vicinanza e sdegno non basta. Servono atti concreti. Da sempre siamo legati strettamente con l'Ordine dei giornalisti della Campania, il cui presidente è membro del nostro Comitato Scientifico, ci impegneremo quindi insieme a dare visibilità a tutte quelle giornaliste e a quei giornalisti che ogni giorno, per compiere il loro dovere, si trovano a dover affrontare pericoli di ogni sorta", queste le parole di don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania.
