Data dell'accaduto: 21/11/2004
Luogo dell'accaduto: Napoli
Anni: 22
Vittima innocente della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Gelsomina Verde è vittima innocente della camorra, torturata e uccisa a 22 anni durante la faida di Scampia.
Il corpo della giovane donna, uccisa con tre colpi di pistola alla nuca dopo ore di tortura, viene infine bruciato per nascondere i terribili segni della violenza inferta.
Gelsomina è del tutto estranea alle logiche della Camorra. È una giovane operaia, che dedica parte del suo tempo alle attività di volontariato.
La famiglia di Gelsomina Verde si costituisce parte civile nel procedimento penale che si conclude il 4 aprile 2006 con la condanna all'ergastolo di Ugo De Lucia, uno dei più efferati killer del clan Di Lauro, ritenuto l'esecutore materiale del delitto. Nel 2019, la Corte di Cassazione conferma in via definitiva la condanna.
Condanna a sette anni e quattro mesi per il collaboratore di giustizia Pietro Esposito.
Nel processo finisce anche Cosimo Di Lauro, che nel dicembre del 2008 viene condannato all’ergastolo come mandante dell’omicidio, prima di essere assolto dall’accusa nel dicembre del 2010. Altre sette persone sono state indagate per la morte di Gelsomina, ma le condanne restano solo quelle di De Lucia ed Esposito.
Nel 2023, grazie alla rivelazione di alcuni pentiti di camorra, altri due uomini sono accusati di aver partecipato all’uccisione di Gelsomina, scortando l’auto con a bordo l’esecutore materiale.
L'inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli (pm Maurizio De Marco e Stefania Di Dona) è arrivata in aula, dinanzi al Gup del Tribunale di Napoli, il 22 maggio del 2024.
I due uomini imputati sono De Lucia Luigi e Rinaldi Pasquale, entrambi detenuti per questo procedimento in custodia cautelare.
Il processo è in corso.
Negli anni non sono mancati momenti di commemorazione, promossi dalla famiglia e dalle istituzioni. Francesco Verde, fratello di Gelsomina, ha fondato l'associazione "Progetto per la vita onlus", organizzazione attiva nelle corsie degli ospedali pediatrici con interventi di clownterapia.
Nel 2012 la biblioteca "Dorso" di Secondigliano viene trasformata in un centro culturale e un'intera sezione viene dedicata a Gelsomina.
Alla memoria di Gelsomina Verde è dedicata anche una scuola di formazione professionale, una pizzeria sociale nell'ex Ipia di via Ghisleri a Scampia e un'aiuola sullo spartitraffico di via Consalvo a Fuorigrotta.
Il 22 novembre 2013 si tiene presso l'istituto tecnico commerciale Galiani di Via Don Bosco la prima edizione del Premio letterario Gelsomina Verde.
Da gennaio a marzo 2014 si svolgono i primi cinque "Laboratori Mina", corsi di cinema in ricordo di Gelsomina, presso il Comitato Vele a Scampia. I laboratori sono condotti da diversi registi, e promossi, tra gli altri, da Sky e Cattleya.
Nel mese di maggio del 2014 "L'altra Scampia possibile", una festa con musica, proiezioni cinematografiche, esibizioni, partecipazioni di alcuni cantanti come Franco Ricciardi, Enzo Gragnaniello e ancora Loredana Simeoli e un gruppo di giovani rapper dell'area nord. Alla fine della festa la proiezione dei sei corti realizzati dal laboratorio Mina dedicato a Gelsomina Verde. L'iniziativa è stata organizzata dalle associazioni per stimolare le istituzioni sulla riqualificazione di Scampia.
Nel mese di novembre 2014 è stata inaugurata dal Comune di Napoli "La Casa della Cultura" per la creatività dei giovani del rione.
Nella struttura ci sono 15 sale dedicate a 15 vittime della criminalità. Una sala della Casa è dedicata alla memoria di Gelsomina Verde.
Presso questa struttura diversi sono i servizi comunali presenti: lo sportello informagiovani, la sala prove comunale, le aule di studio, il rock archivio, i fab lab.
A Gelsomina è stato dedicato un progetto cinematografico, ideato da Gianluca Arcopinto e diretto da Massimiliano Pacifico, articolato in cinque laboratori con la finalità di fornire strumenti di lettura e scrittura del linguaggio cinematografico. Il progetto ha prodotto cinque cortometraggi che hanno preceduto la serie Gomorra.
Nel mese di settembre 2015 dopo notevoli lavori di ristrutturazione è stata riaperta la biblioteca "Guido Dorso" che è stata intitolata a Gelsomina Verde, ed a novembre dello stesso anno, ad undici anni dal suo assassinio, è stato istituito un Premio a lei intitolato.
Il fratello di Gelsomina, Francesco, prende parte alla serie tv in onda su Sky. Gomorra interpretando Domenico, fedelissimo della spietata Chanel della serie.
Nel mese di ottobre 2018 viene inaugurato Officina delle Culture a Scampia "Gelsomina Verde", una scuola abbandonata per 8 anni, usata prima dalla camorra e poi usata come rifugio dai tossicodipendenti. I risultati si sono ottenuti anche grazie ai ragazzi dei campi di Estate Liberi, che da tutta Italia sono arrivati a offrire lavoro volontario. L'inaugurazione si è avviata con l'affidamento all'Officina di uno dei ragazzi detenuti del carcere di Secondigliano, grazie all'accordo con l'istituto Penale, divenuto socio collaboratore della struttura.
La storia di Gelsomina Verde è raccontata nel libro di Giuliana Covella "Fiore…come me", promosso dalla Fondazione Polis ed edito da Spaziocreativo nel 2013.
LINK ESTERNI
PAGINA WIKIPEDIA DEDICATA A GELSOMINA VERDE