"Siamo stati ancora una volta insieme ai familiari di Maurizio Cerrato, vittima innocente, nel corso della sentenza al processo per la sua uccisione, nel quale la Fondazione Pol.i.s. è costituta parte civile. Nel consueto rispetto delle sentenze ribadiamo la nostra vicinanza a Tania, Maria Adriana e Andrea Sveva in questo momento in cui non si può fare a meno che ripensare a quanto accaduto, all'ergastolo di sofferenza che subisce ogni familiare di vittima innocente. Il nostro mandato è chiaro: accogliere, col cuore, il dolore dei familiari delle vittime innocenti, offrire ascolto ed essere luogo in cui poter portare la propria parola, accompagnare le vittime di reato nel loro percorso emotivo, psicologico, sociale e nelle aule di ciascun tribunale dove mai potevano immaginare di trovarsi per una sì grave perdita. Questa accoglienza si trasforma in un percorso di accompagnamento e condivisione che trova senso nella fioritura di una società diversa, nella memoria di tutte le vittime, in memoria di Maurizio Cerrato: uomo giusto, assassinato per aver affermato un principio di giustizia e per aver ribadito civilmente il valore dei diritti contro il sopruso criminale", così don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, dopo la sentenza.