Data dell'accaduto: 29/08/2015
Luogo dell'accaduto: Castello di Cisterna
Anni: 38
Vittima della criminalità comune
Breve storia dell'accaduto
Anatolij Korol viene ucciso il 29 agosto 2015 a Castello di Cisterna (Na) nel tentativo di sventare una rapina al supermercato Piccolo in via Selva. Di origine ucraina, operaio edile, viveva in Italia con regolare permesso di soggiorno, da otto anni con la moglie Nadjya, che lavora come collaboratrice domestica, ed i due figli.
Anatolij esce dal supermercato in compagnia della figlia di un anno e mezzo, quando nota due uomini con il volto coperto da maschere e caschi integrali fare irruzione nel negozio. Anatolij lascia la figlia nel carrello della spesa all'esterno dell'esercizio commerciale e rientra per cercare di bloccare i malviventi. Si avventa su uno dei due rapinatori, che minaccia armato di pistola la cassiera. L'altro rapinatore fa fuoco contro Anatolij, che viene colpito da proiettili alla gamba e al fianco, e, a sangue freddo, alla nuca. Anatolij viene anche trafitto con un corpo contundente.
I banditi fuggono in moto. Inutili i soccorsi prestati ad Anatolij, che muore sul posto.
Indagano sulla vicenda i carabinieri di Castello di Cisterna.
Le forze dell'ordine ritrovano nelle campagne di Brusciano lo scooter, bruciato, Honda SH, utilizzato dai rapinatori. Il mezzo risulta rubato a Pomigliano d'Arco il 7 agosto.
e. I due sono in carcere dal 5 settembre per concorso in rapina, omicidio, ricettazione e violazione della legge sulle armi.
Manifestazioni di solidarietà per la famiglia di Anatolij giungono dal sindaco di Castello di Cisterna Clemente Sorrentino, che annuncia il lutto cittadino per il giorno dei funerali. Aiuti concreti alla famiglia annunciati anche dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e da Michele Piccolo, titolare del supermercato luogo dell'evento.
La signora Korol sarà assunta come dipendente dal supermercato di Michele Piccolo.
Il 23 settembre 2016 vengono comminate le seguenti pene per l'omicidio di Anatolij a quattro imputati: venti anni a un 32enne; venti anni a un 22enne; venti a un 50enne; e tre anni e quattro mesi a un 40 enne, quest'ultimo accusato di essere complice degli assassini.
Confermate in Corte d'Assise d'Appello (Tribunale di Napoli, presidente Zeuli, pg Iacchetta) le condanne a 63 anni complessivi comminate in primo grado per i quattro imputati per l'omicidio di Anatolij Korol.
Il 30 novembre 2017, La Fondazione Polis, rappresentata dall'avvocato Celeste Giliberti, si è costituita parte civile nel processo insieme al Comune di Castello di Cisterna (presente l'avvocato Armando Cervone) e ai familiari della vittima (in loro rappresentanza l'avvocato Giuseppe Gragnaniello).
Confermati anche i risarcimenti a beneficio delle parti civili.
Il 20 ottobre 2015 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato alla vedova la medaglia d'oro al valor civile in memoria di Anatolij con la seguente motivazione "Mentre usciva da un supermercato, unitamente alla propria figlia in tenera età, si accorgeva di una rapina perpetrata da due malfattori, di cui uno armato di pistola, ai danni dello stesso esercizio commerciale. Messa a riparo la bambina, il cittadino ucraino non esitava ad entrare e dopo una violenta colluttazione riusciva a bloccare i rapinatori armati, venendo poi aggredito con inaudita ferocia dal complice che, impossessatosi dell'arma, gli esplodeva contro due colpi, ferendolo mortalmente. Mirabile esempio di eccezionale tensione morale, di elette virtù civiche e di straordinario coraggio a difesa dei valori della legalità, spinti fino all'estremo sacrificio, suscitando l'ammirata riconoscenza dell'Italia tutta".
Nel mese di agosto 2017, l'amministrazione comunale di Castello di Cisterna ha organizzato una manifestazione per ricordare l'uccisione di Korol, alla presenza di consiglieri regionali, del sindaco Aniello Rega e della vedova dell'eroe Nadjya. La manifestazione ha destanto non poche polemiche per la decisione dell'attuale amministrazione comunale di revocare la delibera con la quale l'ex sindaco Clemente Sorrentino aveva deciso di intitolare via Selva, luogo dell'uccisione di Korol, all'eroe ucraino.
L'amministrazione, infatti, ha deliberato di intitolare ad Anatolij un giardinetto situato in altra zona del paesino vesuviano, lontano dal luogo dell'omicidio e dalle abitazioni della famiglia degli assassini.
Nel mese di giugno 2018 un memorial calcistico dedicato ad Anatolij Korol: la Royal Akery, insieme ad altra società dilettantistiche del territorio, ha partecipato all'iniziativa "Metti la camorra in Fuorigioco", organizzata dalla società sportiva dilettantistica "Centro Sportivo AZZURRO", la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, l'I.C. don Milani –Aliperti, la cooperativa sociale A.R.S. (Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco) e l'associazione LIBERA contro le mafie. Un bel momento di sport e di iniziativa sociale dedicato ai bambini.
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