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Antonio Ammaturo

Antonio Ammaturo e Pasquale Paola

Data dell'accaduto: 15/07/1982

Luogo dell'accaduto: Napoli

Anni: 57

Vittima del dovere per mano del terrorismo

Breve storia dell'accaduto

Antonio Ammaturo viene assassinato dalle Brigate Rosse il 15 luglio 1982.

Dopo aver interrotto una carriera di avvocato a causa di mancanza di fondi, inizia a lavorare in Polizia.

Presta servizio presso diversi commissariati fino a divenire vice Questore di P.S. della Questura di Napoli.

A Giugliano infligge un duro colpo alla camorra arrestando il boss Maisto, ma l'arresto infastidisce alcuni personaggi ed il dottor Ammaturo viene trasferito in Calabria dove continua valorosamente il suo lavoro arrestando diversi latitanti.

Il suo impegno è premiato nel 1973 quando ottiene una promozione a primo dirigente della squadra mobile.

A Ottaviano arresta il figlio di Raffaele Cutolo, Roberto.

Il 15 luglio del 1982, con l'agente Pasquale Paola, Antonio Ammaturo viene ucciso dalle Brigate Rosse, sotto casa sua in Piazza Nicola Amore a Napoli.

A massacrare Antonio Ammaturo un commando di 4 persone appartenenti alla Colonna Napoletana delle Br composto da Vincenzo Stoccoro, Emilio Manna, Stefano Scarabello e Vittorio Bolognesi che, una volta arrestati, sono stati poi condannati in via definitiva dalla Cassazione. Insieme a loro fu poi condannata all'ergastolo Marina Sarnelli, attualmente libera.

I mandanti veri dell'omicidio non sono mai stati identificati con chiarezza. 

Le indagini hanno fatto emergere come dietro il suo omicidio si celi una storia di intrighi legati al rapimento ed al rilascio misterioso del politico Ciro Cirillo rapito dalle BR, una liberazione che vide la partecipazione di Raffaele Cutolo, dei servizi segreti e di personaggi politici.

Il 3 maggio 1984 il Presidente della Repubblica ha conferito la Medaglia d'oro al valor civile alla memoria del vice questore Ammaturo. Nel 2010 gli è stata riconosciuta la medaglia d'oro di vittima del terrorismo. Con decreto del Presidente della Repubblica, in data 3 maggio 1984, alla memoria dell'agente Pasquale Paola, fu conferita la medaglia d'oro al valore civile con la seguente motivazione: «Autista di funzionario di pubblica sicurezza impegnato in rischiose operazioni di Polizia giudiziaria, assolveva il proprio compito con serena dedizione ed alto senso del dovere, pur consapevole dei rischi personali connessi con la recrudescenza degli attentati contro i rappresentanti delle Forze dell'ordine. Riportava mortali lesioni in un feroce e proditorio agguato sacrificando la vita a difesa dello Stato e delle istituzioni».

La trasmissione di Rai 3 Blu Notte, nel 2001, condotta da Carlo Lucarelli, dedica una puntata alla vicenda di Ammaturo. 

Al vice-questore della polizia Antonio Ammaturo è stato intitolato un bene confiscato sito a Giugliano, ex casa del boss Rea.

Nel giugno del 2010 la piazzetta di Pietrapiano viene intitolata a Pasquale Paola. Una lapide in memoria di Paola è stata posta in via Filangieri, 98 (Municipio) a Vico Equense.

La sala delle Riunioni della Questura di Napoli porta il nome di Antonio Ammaturo. Dal 2010 è stato istituito il premio Ammaturo, onorificenza destinata a componenti della Polizia di Stato che si sono particolarmente distinti. Nel settembre 2011, il sindaco De Magistris ha dedicato alla memoria di Antonio una struttura per l'infanzia nel Rione Amicizia di Napoli. 

Nel 2013 il premio legalità Città di Napoli "Antonio Ammaturo" è stato assegnato alla sezione investigativa del commissariato di Scampia a Napoli.

Il premio è stato consegnato agli uomini del commissariato di Scampia, per gli esiti dell'operazione "Morena", che ha prodotto 33 ordinanze di custodia cautelare in carcere di esponenti degli scissionisti.

Il 15 luglio 2014 si svolgono due importanti eventi in memoria di Antonio Ammaturo e dell'agente Pasquale Paola.  Alle ore 11.00 i due poliziotti vengono ricordati con una celebrazione eucaristica nella cappella del Vasari, all'interno della chiesa di S. Anna dei Lombardi. Nel corso della cerimonia ha luogo la quinta edizione del premio Ammaturo " Legalità-città di Napoli", alla presenza del vice capo della polizia Francesco Cirillo. 

"Il premio Ammaturo" anche quest'anno è realizzato dallo scultore e pittore Lello Esposito.

Lo stesso giorno in  piazza Nicola Amore, luogo dell'agguato, sono state deposte due corone di fiori, dal Capo della polizia Alessandro Pansa e dal Comune di Napoli. 

In occasione del 33° anniversario della sua barbara uccisione, il vicequestore Ammaturo è stato ricordato in pubblica cerimonia. Il suo esempio di coraggio è divenuto negli anni orgoglio per la comunità civile di Napoli.

Un ricordo presso il luogo dove è presente la sua lapide, in Piazza Nicola Amore.

Il momento successivo alla deposizione dei fiori, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, nel Chiostro di San Marcellino con il Coro delle Voci Bianche e Sancarlini del Teatro San Carlo di Napoli, si svolge la VI edizione del premio Ammaturo – Legalità – Città di Napoli, moderato dal giornalista Rai Adriano Albano. Il premio è assegnato a uno dei sei uffici investigativi della Polizia di Stato operanti a Napoli e Provincia particolarmente distintisi nella loro attività e per questo segnalati alla commissione esaminatrice. 

Nel 2016, in occasione del 34esimo anniversario della sua morte, è stato deposto un omaggio floreale, in Piazza Nicola Amore. Dopo la cerimonia, una commemorazione nella Basilica San Giovanni Maggiore con il Coro delle Voci Bianche di Giugliano, alla presenza di autorità civili e militari. In tale occasione, sono stati consegnati premi ai poliziotti della sezione Omicidi della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Acerra, ed agli agenti del Commissariato San Giovanni Barra e della Polizia Postale.

Nel 2017, la cerimonia del Premio Antonio Ammaturo si è svolta in piazza San Vincenzo, nel quartiere Sanità. Alla commemorazione, che si è tenuta presso il chiostro della basilica di Santa Maria, hanno partecipato, tra gli altri, il capo della Polizia, Franco Gabrielli, il questore De Jesu, il prefetto Carmela Pagano, l'ex magistrato Carlo Alemi, lo scrittore Maurizio De Giovanni e Maria Cristina, figlia di Ammaturo.

Durante la cerimonia premiati alcuni poliziotti che si sono distinti per i risultati delle investigazioni e per la determinazione operativa, 4 squadre della Polizia Giudiziaria della Questura di Napoli, le squadre mobili di S. Carlo All'Arena, del Commissariato di Scampia, della divisione Anticrimini e della sezione Omicidi.

La signora Maria Cristina, figlia di Ammaturo, ha chiesto ancora una volta che si faccia chiarezza sulla morte del padre.

Nel 2018 le due vittime vengono ricordate nella splendida cornicie del cortile monumentale del Maschio Angioino, alla presenza delle massime autorità civili e militari. 

Nel mese di ottobre 2018, l'amministrazione comunale di Contrada ha ricordato il Vice Questore Antonio Ammaturo, intitolandogli il plesso scolastico in via Roma. Ammaturo era molto legato alla sua Contrada, nonostante la professione esercitata lo avesse portato in giro per la penisola, dove si era distinto in ogni Questura per la sua dedizione al lavoro e per l'alto senso civico.

La storia di Antonio Ammaturo e Pasquale Paola è raccontata nel libro di Raffale Sardo "Al di là della notte", edito da Pironti e promosso dalla Fondazione Polis. Antonio e Pasquale vengono anche ricordati nel "Dizionario enciclopedico delle Mafie in Italia", pubblicato da Castelvecchi nel 2013.

In occasione del 40esimo anniversario dall'omicidio viene pubblicato il libro " Delitto Ammaturo. Luci e ombre di un mistero irrisolto" di Pierluigi Larotonda. 

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