Data dell'accaduto: 08/02/2002
Luogo dell'accaduto: Casal di Principe
Anni: 20
Vittima della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
L'8 febbraio del 2002 fu ammazzato, con 12 colpi d'arma da fuoco, Antonio Petito, un ragazzo di soli 20 anni.
Antonio aveva avuto un litigio per motivi di viabilità con il figlio tredicenne di un affiliato ai clan di camorra.
Dopo oltre dieci anni e dopo l'archiviazione dell'indagine, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, guidati dal maggiore Carmine Rusciano, hanno chiarito il movente dell'omicidio anche grazie alle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia.
Indagati sono anche i vertici di allora dei clan, molti dei quali oggi collaboratori di giustizia.
Tra gli esecutori risulta indagato anche il pentito Emilio Di Caterino, che svolse il ruolo di "specchiettista". Il 26 novembre 2013, il GIP del tribunale di Napoli stabilisce una condanna a 16 anni di reclusione per Guida, Grassia, Di Caterino e Carrino; una condanna all'ergastolo per Giovanni Letizia e una condanna a due anni e 8 mesi per Verolla.
Il 9 ottobre 2014 la Corte di Appello di Napoli, III Sezione, riduce le pene: 12 anni per Guida, 10 anni e 8 mesi per Grassia e Di Caterino, 19 anni e 4 mesi per Letizia.
Il 5 aprile 2013, nella scuola media Dante Alighieri di Casal di Principe, ubicata in un bene confiscato alla camorra, si è svolta una fiaccolata per testimoniare la vera storia di Antonio Petito.
Il 19 novembre 2014 a Casal di Principe viene celebrata una messa per tutte le vittime di camorra dell'agro- aversano e dell'area nord di Napoli, tra queste viene ricordato anche Antonio Petito. L'iniziativa è stata sostenuta da diverse associazioni tra cui Comitato Don Peppe Diana, associazione di volontariato Jerry Essan Masslo, il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità.
L'8 febbraio 2020 presso lo Stadio "Angelo Scalzone" di Casal di Principe" è stata giocata una partita in sua memoria tra una squadra composta da Coordinamento Campano dei Familiari delle Vittime Innocenti della criminalità, Fondazione Polis e Fai Antiracket e un'altra che vedeva schierati assessori e impiegati del Comune di Casal di Principe. Il fischio di inizio fu dato dal procuratore aggiunto della DDA di Napoli, Luigi Frunzio. Sugli spalti gli studenti del Liceo Segrè di San Cipriano d'Aversa.
Antonio Petito è riconosciuto vittima innocente della criminalità organizzata dal Ministero dell'Interno.