Data dell'accaduto: 09/07/2010
Data di morte: 23/07/2010
Luogo dell'accaduto: Contrada San Marcello (BN)
Luogo di morte: Benevento
Anni: 52
Vittima della criminalità comune
Breve storia dell'accaduto
Il 9 luglio è stato ritrovato, in una baracca di legno, in un terreno di sua proprietà, in contrada San Marcello, il corpo esanime di Antonio Pisano, l'agricoltore 52enne di San Leucio del Sannio.
Da una prima ricostruzione delle indagini, condotte dai Carabinieri del Reparto Operativo e da quelli della Compagnia di Montesarchio, è emerso che l'uomo avrebbe avuto una discussione con un rumeno, probabilmente operaio extracomunitario della sua azienda agricola, che l'avrebbe colpito alla testa per poi fuggire. L'uomo è attualmente ricercato.
A soccorrere Pisano sono stati i suoi familiari, che, rinvenuto il corpo, immerso in una pozza di sangue, non hanno esitato a contattare i soccorsi che prontamente lo hanno trasportato all'ospedale Rummo di Benevento. Qui si è immediatamente compreso che Pisano era stato colpito alla testa con un oggetto contundente.
Intanto, gli agenti hanno provveduto a porre sotto sequestro le numerose attrezzature rinvenute nella baracca subito dopo il compimento del delitto, in quanto si pensa che tra quegli attrezzi si celi l'arma rivelatasi fatale per l'agricoltore. Le indagini, coordinate dal magistrato Tartaglia Polcini, continueranno a fare il loro corso fino a quando non sarà catturato l'uccisore.
Antonio Pisano muore presso l'Ospedale Rummo di Benevento il 23 luglio 2010. Sul corpo della vittima è stato disposto un esame autoptico a cura del medico Fernando Panarese.
Dopo accurate indagini, un cittadino rumeno di 30 anni, è stato arrestato dai carabinieri, perché ritenuto l'assassino di Pisano.
Le attività di ricerca messe in atto dai carabinieri hanno permesso di rintracciarlo a Ragusa, dove era fuggito.
Il bracciante 31enne, condannato in Corte d'Assise a 16 anni per omicidio preterintenzionale, avrebbe spinto a terra Pisano procurandogli una frattura cranica.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti la tragedia è scaturita dopo una lite tra l'uomo e l'agricoltore per una questione di soldi. Il primo lamentava di aver ricevuto solo 80 euro rispetto ai 180 pattuiti per una settimana di lavoro alle dipendenze di Pisano.
In Appello la pena viene ridotta a 14 anni e dieci mesi.
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GAZZETTA DI BENEVENTO 8 LUGLIO 2012