
Data dell'accaduto: 6/02/1985
Luogo dell'accaduto: San Luca
Anni: 25
Vittima del dovere per mano della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Carmine Tripodi, brigadiere dell'Arma dei Carabinieri, viene ucciso a San Luca (provincia di Reggio Calabria) a colpi di lupara dalla ‘ndrangheta.
Originario di Torre Orsaia (provincia di Salerno), Carmine si trasferisce in Calabria negli anni '70. L'Aspromonte è una terra difficile, in particolar modo in quegli anni.
Sequestri, riscatti e morti. Carmine però vive il suo lavoro come una missione e senza timore. Grazie al suo lavoro vengono arrestati diversi esponenti delle famiglie mafiose coinvolte nei sequestri e questo infastidisce la 'ndrangheta che si vede minacciata la sua attività illecita.
La sera del 6 febbraio sta rientrando a casa in macchina quando la sua auto viene bloccata da un commando che gli spara contro diversi colpi di pistola.
Carmine anche se è ferito reagisce estraendo la pistola d'ordinanza e spara ferendo uno dei sicari prima di essere ucciso.
Nei processi che si svolgono negli anni seguenti vengono tutti assolti coloro che, in un primo momento, erano stati indicati come i sicari. Il delitto rimane ancora oggi irrisolto.
Al Brigadiere Tripodi è stata intitolata la piazza antistante la caserma dei Carabinieri di San Luca e nel 2011 la nuova caserma dei Carabinieri di San Luca.
LINK ESTERNI
PAGINA DEDICATA SU VITTIMEMAFIA.IT
TRENTASEIESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI CARMINE TRIPODI