Ciro Rossetti

Ciro Rossetti

Data dell'accaduto: 11/10/1980

Luogo dell'accaduto: Napoli

Anni: 31

Vittima della criminalità organizzata

Breve storia dell'accaduto

L'11 ottobre del 1980 a San Giovanni a Teduccio, quartiere periferico di Napoli, viene ucciso Ciro Rossetti. Ciro era un giovane operaio dell'Alfasud e quella sera dell'11 ottobre si trovava a casa della madre per vedere la partita di qualificazione ai mondiali Italia-Lussemburgo.   

Poco dopo il primo gol dell'Italia, Ciro sente dei botti provenire dall'esterno dell'abitazione, va ad appurare di che cosa si tratti, convinto che qualcuno stia festeggiando il parziale vantaggio, e viene colpito da colpi di arma da fuoco all'occhio sinistro. 

Ciro muore poco dopo il ricovero all'ospedale Loreto Mare. 

A Napoli in quegli anni si combatte una guerra tra clan camorristici per il controllo del contrabbando di sigarette e a San Giovanni a Teduccio è in atto una vera e propria caccia all'uomo. Il vero obiettivo dei killer, un boss della zona, rimane gravemente ferito. 

Ciro Rossetti era sposato e padre di due bambini, Gennaro di quattro anni e Cristina di uno. 

L'esperienza drammatica di Ciro Rossetti ha visto Giacomo Lamberti, cognato della vittima, attivarsi affinché alla famiglia fossero riconosciuti tutti i diritti loro spettanti e nel 2006, insieme ad altri familiari colpiti dalla criminalità organizzata e comune, ha preso parte alla costituzione del "Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità". Oggi Giacomo Lamberti è anche componente del Comitato Scientifico della Fondazione Pol.i.s. e coautore, insieme ad Emilio Tucci, del volume "Vittime innocenti della criminalità. Tutela giuridica e misure di sostegno". Si tratta della prima raccolta ragionata e commentata delle disposizioni normative varate dal 1970 ad oggi a tutela delle vittime della criminalità organizzata, del terrorismo e del dovere.

La vicenda di Ciro Rossetti è ricordata nel "Dizionario enciclopedico delle Mafie in Italia", apparso per Castelvecchi nel 2013. La sua storia è raccontata nel libro di Raffaele Sardo "Al di là della notte", promosso dalla Fondazione Polis ed edito da Pironti. 

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