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Enza Cappuccio

Enza Cappuccio

Data dell'accaduto: 15/01/2012

Luogo di morte: Marano di Napoli

Anni: 33

 Vittima di femminicidio

Breve storia dell'accaduto

Vittima del degrado sociale e dell'emarginazione, Enza Cappuccio viene uccisa, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 2012, dal marito nella loro abitazione in via San Tommaso a Marano. 

Ipovedente dalla nascita, quattordicesima di quindici figli di una famiglia molto povera (il padre era un venditore ambulante di caldarroste molto conosciuto nella zona), Enza, 33 anni, era nota negli ambienti dei servizi sociali del Comune di Marano per la sua storia familiare pregressa ed attuale: i sei figli della coppia sono tutti in affidamento presso altre famiglie su disposizione del Tribunale per il rischio di maltrattamenti ed abusi e il degrado in cui erano costretti a crescere. Motivi, questi ultimi, che avevano determinato l'arresto del marito, padre-padrone, che stava scontando il resto della pena ai domiciliari. La coppia condivideva la modesta abitazione con una nipote di Enza, e un altro uomo, che condivideva con il marito di Enza anche l'attività di parcheggiatore abusivo.

Alle 19 di domenica 15 gennaio, il marito di Enza, con l'amico e una sorella, trasportano Enza, già cadavere, all'ospedale Cardarelli, sostenendo di aver trovato la donna morta, forse uccisa in un tentativo di rapina. I medici riscontrano sul corpo della donna, visibilmente denutrito, numerose contusioni ed evidenti segni di strangolamento, ed allertano le forze dell'ordine che sottopongono a fermo il marito e i due accompagnatori. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri della compagnia di Giugliano, l'uomo, il giorno 14 gennaio, tornato a casa ubriaco, avrebbe avuto un'ennesima lite con la donna e l'avrebbe picchiata fino ad ucciderla. Avrebbe, poi, chiesto aiuto per occultare il cadavere ma sarebbe stato notato dai vicini. Di qui la decisione di inscenare il tentativo di rapina e il trasporto della donna in ospedale il giorno successivo in serata. Le indagini non escludono che l'uomo abbia dormito accanto al corpo senza vita della moglie. 

L'uomo viene arrestato con l'accusa di omicidio volontario. Le indagini portano anche alla conferma del fermo delle persone che vivevano nella loro abitazione. L'amico dell'uxoricida e la nipote della vittima, prima denunciati per favoreggiamento, avrebbero avuto un ruolo attivo nella vicenda, tenendo ferma la donna mentre il marito la uccideva di botte.

Dagli interrogatori dei complici emergono particolari inquietanti di un accanimento mostruoso sul corpo della indifesa vittima.

Il 19 gennaio, nella chiesa di Poggio Vallesana a Marano, vengono celebrati i funerali, pagati dal Comune, di Enza Cappuccio e di Anna Bevilacqua, la donna uccisa dalla nipote e da un 17enne. 

Le associazioni "Donna con te" e "Frida Khalo", che si battono sul territorio per contrastare la violenza contro le donne, hanno promosso una fiaccolata in memoria delle donne e per ribadire il loro no alla violenza sulle donne.

In memoria di Enzina Cappuccio viene inaugurato, il 6 febbraio 2012, presso gli Uffici dell'Anagrafe di Marano, un centro di ascolto, "Le porte di Frida", gestito dall'associazione Frida Khalo, per offrire assistenza e supporto alle donne.

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