Data dell'accaduto: 12/09/2008
Luogo dell'accaduto: San Marcellino
Anni: 43
Vittima della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Antonio Ciardullo ed Ernesto Fabozzi vengono uccisi il 12 settembre 2008 con 20 colpi di pistola.
Antonio è un autotrasportatore ed Ernesto lavora da tempo come suo dipendente. I due vengono sorpresi proprio mentre sono in officina a riparare un furgone. Dieci anni prima Antonio si era ribellato al racket facendo arrestare un esponente del clan Guerra. Per quella denuncia lo stesso Giuseppe Guerra cercò di uccidere Antonio. L'imprenditore sfuggì miracolosamente alla condanna a morte, ma dieci anni più tardi l'azione stragista portata avanti da Setola rinnova la sentenza di morte, che coinvolge anche il dipendente di Antonio, Ernesto, scomodo testimone.
Setola e Letizia sono stati condannati per questi omicidi nell'aprile 2013 all'ergastolo. Tredici anni sono stati inflitti a Giuseppe Guerra, individuato quale mandante della spedizione di morte. Nel marzo 2013 intanto è stato fermato il presunto "specchiettista" dell'intera operazione, colui che ha pedinato la vittima e ne ha segnalato la presenza nel luogo stabilito ai sicari. Si tratta del 25enne Salvatore Santoro.
Nel mese di settembre del 2016, nella Sala Consiliare presso la scuola media ‘Leonardo da Vinci' in via Starza a San Marcellino, una manifestazione pubblica in memoria di Antonio Ciardullo ed Ernesto Fabozzi, vittime innocenti di camorra. Manifestazione organizzata dalla Federazione antiracket.
Le storie di Antonio Ciardullo ed Ernesto Fabozzi sono raccontate nel libro di R. Saviano, "La bellezza e l'inferno", edito da Mondadori nel 2009. Le vicende di Antonio ed Enrico sono anche ricordate nel "Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia", pubblicato da Castelvecchi nel 2013.