Data dell'accaduto: 7/03/2019
Luogo dell'accaduto: Napoli
Anni: 36
Vittima di femminicidio
Breve storia dell'accaduto
Fortuna Bellisario ha 36 anni e vive a Miano con suo marito Vincenzo Lopresto (41 anni) e i loro tre figli di 7, 10 e 11 anni. Il 7 marzo 2019 tra i due coniugi scoppia una lite perché l'uomo è convinto, pur non avendo prove, che sua moglie ha un'amante. Al culmine della lite Vincenzo prima la picchia a mani nude, poi la colpisce più volte con una stampella ortopedica. Quando si accorge che la moglie non respira più, chiama il 118 per chiedere aiuto ma al loro arrivo i sanitari non riescono a rianimare la donna, deceduta per la gravità dei traumi riportati.
Quando nell'appartamento giunge la Polizia, l'uxoricida confessa di essere il colpevole e racconta dettagliatamente tutto al sostituto procuratore Ernesto Sassone. Il marito resta in carcere con l'accusa di omicidio volontario. Dopo la tragedia, gli inquirenti della IV sezione della Procura della Repubblica di Napoli ascoltano anche i parenti della donna secondo i quali, nei due mesi che precedono la tragedia , hanno visto la vittima molto raramente e solo in compagnia del marito.
Una prima analisi autoptica superficiale rileva, inoltre, che la vittima è sottoposta a continue e ripetute violenze: sul corpo sono infatti individuati lividi datati, oltre a quelli risalenti all'ultimo scontro. Al momento della morte, la donna risulta avere anche un forte sfoltimento del cuoio capelluto sulla fronte. Anche in questo caso la spiegazione è riconducibile alle violenze subite in passato.
I figli di Fortuna sono attualmente in affidamento ad una comunità, decisione presa dal Tribunale dei Minori, essendo morta la mamma e avendo il padre in carcere per l'efferato femminicidio. Ora la nonna materna chiede l'affidamento dei bimbi.
L'11 marzo 2019 ha luogo una fiaccolata in piazza Fontanelle per ricordare Fortuna.
Il 12 marzo 2019 i funerali di Fortuna nella chiesa di San Vincenzo alla Sanità, nell'omonimo Rione nel cuore della città del quale Fortuna è originaria: in prima fila ci sono la mamma e la sorella Rita, che guidano anche il corteo funebre che accompagna la bara all'interno della chiesa. Don Antonio Loffredo, che officia il funerale, così come gli altri preti, indossa i paramenti rossi che simboleggiano il martirio, così come sottolineano gli stessi ecclesiastici. Un lungo applauso accompagna l'arrivo della bara, per poi lasciare spazio al silenzio e alle parole di padre Loffredo. Gli stessi cittadini del Rione Sanità organizzano una colletta per pagare i funerali.
La mamma di Fortuna esprime il desiderio di cremare la figlia ma Lopresto non dà il consenso: Fortuna, dunque, viene seppellita al cimitero.
L'uomo viene condannato a 10 anni con rito abbreviato per omicidio preterintenzionale. Nel mese di luglio del 2021 la pena viene triplicata: la IV sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli stabilisce una condanna a 30 anni di reclusione per omicidio volontario.