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Francesco Imposimato

Francesco Imposimato

Data dell'accaduto: 11/10/1983

Luogo dell'accaduto: Maddaloni 

Anni: 44

Vittima della criminalità organizzata

Breve storia dell'accaduto

Francesco Imposimato è ucciso l'11 ottobre 1983 per una "vendetta trasversale", frutto di un patto tra Cosa Nostra, Camorra e Banda della Magliana. Suo fratello è il giudice istruttore Ferdinando, impegnato in quel periodo nelle indagini sull'omicidio del boss Domenico Balducci e su una serie di speculazioni edilizie nella capitale.

Francesco lavorava presso la Face Standard, impiegato della CGIL, e da ambientalista era impegnato nella denuncia delle cave abusive ricavate sui monti Tifatini ad opera di imprese riconducibili a Lorenzo Nuvoletta, capo camorrista di Marano. Sarà proprio quest'ultimo ad organizzare, con la collaborazione dell'esponente della Banda della Magliana Ernesto Diotallevi, l'omicidio ordinato dal mafioso Giuseppe Calò. Tutte le parti in causa erano interessate a colpire in modo indiretto il giudice Ferdinando. 

Francesco viene ucciso mentre è in macchina con sua moglie e il cane. La macchina in corsa viene affiancata da una Ritmo 105 con a bordo tre sicari che sparano numerosi colpi di arma da fuoco. Francesco muore sul colpo, colpito da undici proiettili mentre la moglie Maria Luisa Rossi, colpita da due proiettili, viene ricoverata d'urgenza e riesce a sopravvivere. 

Francesco lascia due bambini piccoli, Giuseppe e Filiberto, di nove e sette anni.

Il processo Spartacus porterà alla condanna in via definitiva all'ergastolo di Giuseppe Calò, Vincenzo Lubrano, Raffaele Ligato e Antonio Abbate.

Nel primo anniversario dell'assassinio di Francesco Imposimato, nel centro di Maddaloni, in provincia di Caserta, viene organizzata una manifestazione anticamorra con gli interventi dell'allora presidente del Senato Francesco Cossiga, del giudice Imposimato, di don Riboldi e di parlamentari e senatori di tutti i gruppi politici, nonché di esponenti delle organizzazioni sindacali. Per l'occasione, nella villa comunale di Maddaloni viene inaugurato un busto in memoria della vittima.

Nell'ottobre 2013, in occasione dei trent'anni dall'omicidio di Francesco Imposimato, il Comune di Maddaloni ha voluto ricordare con diversi eventi la figura di questo suo illustre cittadino. Tra le iniziative previste figura l'organizzazione di una mostra artistica e la presentazione di un volume dedicato al sindacalista.

La storia di Francesco Imposimato è raccontata nel libro di Raffaella Notariale "Segreto criminale", edito da Newton nel 2010. La vicenda di Francesco è anche ricordata nel "Dizionario enciclopedico delle Mafie in Italia", apparso per Castelvecchi nel 2013.

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