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Gaetano Montanino

Gaetano Montanino

Data dell'accaduto: 04/08/2009

Luogo dell'accaduto: Napoli

Anni: 45

Vittima del dovere per mano della criminalità organizzata

Breve storia dell'accaduto

Il 4 agosto 2009 Gaetano Montanino, 45 anni, guardia giurata, viene ucciso durante una sparatoria avvenuta in piazza Mercato, a Napoli. Montanino e un collega, Fabio De Rosa, 25 anni, sono nella macchina di servizio dell'istituto per cui lavorano, "La Vigilante". Si tratta del loro abituale giro di controllo delle attività commerciali. Improvvisamente i vigilantes sono però avvicinati da quattro delinquenti che intimano loro la consegna delle armi, posizionandosi a destra e a sinistra dell'autovettura per perpetrare una rapina. 

 La guardia giurata Gaetano Montanino non cede alle pressioni dei rapinatori, sebbene stia svolgendo la sua funzione in un territorio estremamente condizionato dalle dinamiche e dal potere detta criminalità organizzata, e non consegna l'arma di ordinanza, consapevole che la stessa sarebbe stata usata dai rapinatori per commettere altri reati, sacrificando la propria stessa vita.

 Gaetano viene trafitto da 7 colpi di pistola; il compagno è più fortunato, i sei proiettili che lo raggiungono non ledono parti vitali.

 Dalla sentenza della Quarta Sezione Penale del Tribunale di Napoli e dalla sentenza della Corte di Assise di Appello risulta che l'uccisione del Montanino integra agevolmente il reato associativo ex art. 416 bis del codice penale, in quanto si inserisce in un contesto più ampio di attività svolte nell'interesse della criminalità organizzata di stampo camorristico. I ragazzi erano intenzionati a sottrarre le armi di ordinanza perché le stesse erano destinate al clan Mazzarella.

La sera stessa dell'omicidio viene fermato uno dei due assassini, rimasto ferito durante la sparatoria. La testimonianza di De Rosa permette ai poliziotti della Squadra Mobile di ricostruire la dinamica dei fatti.

Successivamente le serrate indagini e le parole di un pentito portano al fermo degli altri responsabili: un maggiorenne e un ragazzo minorenne.

Nel 2011 il collaboratore di giustizia viene condannato a 18 anni di reclusione per l'omicidio di Montanino, condanna confermata in Cassazione. 

Nell'aprile del 2012 la sentenza di secondo grado condanna i due maggiorenni a venti anni di reclusione.

Gaetano Montanino è riconosciuto "vittima del dovere" con decreto del Capo di Polizia n. 599/c/3/GG/34 del 13 marzo 2013.

Gaetano Montanino lascia la moglie e una giovane figlia.

Numerose iniziative si svolgono in memoria di Gaetano Montanino.

Il 9 giugno 2012 viene dedicata alla sua memoria una partita di calcio, organizzata da Libera sport e dal coordinamento di Libera Napoli. La partita ha visto gareggiare magistrati, rappresentanti della DIA, del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli, della Procura della Repubblica, ed i  familiari delle vittime innocenti della criminalità, i  collaboratori di Libera, di Radio Siani  presso lo stadio comunale di Ercolano. Ad alzare la coppa per la vittoria il procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho, che ha consegnato alla moglie e alla figlia di Gaetano, Lucia e Veronica, una targa in memoria della giornata e del loro caro.

Il 26 aprile 2013 in Piazza Mercato a Napoli, luogo dell'omicidio, viene scoperta una pietra commemorativa. "Fedele servitore dello Stato, ucciso da mani criminali. La sua umanità vive nella memoria di chi crede nella giustizia" è la frase incisa sulla lapide. 

L'iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Pol.i.s., dalla II Municipalità, dall'associazione Libera, dal Coordinamento Campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e dall'associazione Gioventù Cattolica.

Il 23 aprile 2014 viene inaugurata, in via Nuova Marina,  la nuova targa dedicata alla memoria di Gaetano Montanino. A scoprirla insieme alla famiglia di Gaetano, don Luigi Ciotti, presidente Nazionale dell'Associazione Libera, nomi e numeri contro le mafie.  

Nel mese di Settembre 2014 lo spettacolo "Mater Camorra e i suoi figli", realizzato dall'accademia Vesuviana del teatro di Gianni Sallustro, viene messo in scena presso il Castello Mediceo ad Ottaviano, bene confiscato  alla camorra. Sul palco a recitare la figlia di Gaetano Montanino, Veronica, che interpreta "Caterina".

Lo spettacolo teatrale è stato inserito anche nel progetto accademico "Biblioteca digitale sulla camorra e cultura della legalità" dell'Università degli studi di Napoli Federico II. 

La Fondazione Pol.i.s., in collaborazione con il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, ha realizzato un progetto dal titolo "VIVI", con il supporto tecnico e scientifico di Aldo Zappalà di Village doc&film . 

L'intenzione narrativa è quella di "Riportare avanti le lancette dell'orologio", raccontare la vita delle tante vittime innocenti della criminalità: le passioni, i desideri, le ambizioni di questi uomini e di queste donne, come se queste vite non fossero state mai spezzate violentemente dalla criminalità organizzata e comune. 

Tra le vittime ricordate e raccontate c'è anche la storia di Gaetano Montanino. 

Un lavoro complicato e delicato di interviste in profondità, realizzate da Veronica Montanino, dal quale poi sono stati realizzati i video-documentari e i reading teatrali messi in scena con successo al Museo Pan di Napoli il 23 settembre e il 4 ottobre 2014. 

A luglio 2015 viene intitolato a Gaetano Montanino il bene confiscato "100 moggi" a Pignataro Maggiore nell'ambito del festival dell'Impegno Civile.

Nel 2015 viene pubblicato un libro, edito da "Il chiostro", che raccoglie tutti i pensieri degli alunni dell'Istituto Comprensivo "Campo del Moricino", i quali hanno portato avanti un progetto di memoria e impegno. Gli alunni hanno conosciuto Gaetano attraverso la testimonianza della moglie Lucia e della figlia Veronica. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione dell'associazione Assogioca, dell'associazione Libera-Campania e dell'associazione "Le ali della vita". 

A Lucia Di Mauro, la vedova di Gaetano, vengono consegnati diversi attestati e menzioni speciali per il suo impegno civile: l'attestato alla memoria al "Premio Marcello Torre", svoltosi a Pagani nel 2015, e l'attestato per l'impegno quotidiano al "Premio Pasquale Campanello", svoltosi ad Atripalda nel 2017. 

Il 29 aprile del 2016, presso Piazza Guglielmo Pepe a Napoli, si è svolta la "Marcia della Legalità e della Pace" in memoria di Gaetano Montanino.

L'iniziativa, promossa dal Comune di Napoli, dalla Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, dal Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, da Libera e da Associazione Gioventù Cattolica, si è conclusa con una santa messa, celebrata da Don Tonino Palmese, presso il Santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore, nella stessa Piazza del Carmine. La giornata è stata impreziosita  dalla presenza degli alunni dell'Istituto Campo del Moricino. 

Nel 2016 si è costituito anche il presidio di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie ad Ischia, dedicato a Gaetano Montanino. 

Nel mese di aprile del 2017, a partecipare alla giornata in memoria di Gaetano, anche il presidio ischitano a lui dedicato, che ha marciato per le vie di Napoli con uno striscione appositamente realizzato per l'occasione. Come ogni anno, la giornata dedicata a Montanino ha previsto il raduno in piazza Guglielmo Pepe e la deposizione dei fiori sulla targa a lui dedicata ai Giardini in via Marina. La marcia è proseguita lungo tutto il quartiere Mercato e nel chiostro di Sant'Eligio Maggiore si è esibito il coro giovanile del San Carlo.

Nel mese di dicembre 2017 a Torre Annunziata è stata inaugurata la sede dell'associazione "Giuseppe Veropalumbo", un presidio di legalità in un bene confiscato alla camorra, a lui intitolato.

Carmela Sermino utilizzerà questo luogo per organizzare, promuovere e diffondere le iniziative a sostegno della legalità e dei giovani a rischio. Una sala dell'appartamento è intitolata a Gaetano Montanino.

Il 4 novembre 2018, in Prefettura a Napoli, alla memoria di Gaetano Montanino viene conferita la medaglia d'oro al merito civile, su decreto del Presidente della Repubblica. A ritirarla Lucia e Veronica, moglie e figlia di Gaetano. 

Il 17 marzo 2019, presso il Palazzo Mediceo di Ottaviano (via Salita San Michele, 36) la sala cerimonia è stata intitolata alla memoria di Gaetano. Presente il fondatore di Libera don Luigi Ciotti.

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