Data dell'accaduto: 13/04/2009
Luogo dell'accaduto: Napoli
Anni: 21
Vittima della criminalità comune
Breve storia dell'accaduto
Giovanni Tagliaferri muore, a soli 21 anni, il 13 aprile 2009, lunedì di Pasquetta, in via Cristoforo Colombo, nella zona del porto di Napoli. Sono le 22.30 circa, quando un amico in macchina con Giovanni fa dei complimenti ad una ragazza che in quel momento è sul marciapiede del porto e che, in compagnia del fidanzato e di altre due coppie di giovanissimi, è appena rientrata da una gita a Capri.
Ne scaturisce una violenta lite, con reciproca aggressione, nel corso della quale il giovane Tagliaferri riporta diverse ferite, provocate da arma da taglio, una delle quali si è poi rilevata fatale. Viene colpita la radice della coscia sinistra recidendo l'arteria femorale, poi esplosa prima che il giovane potesse ricevere, presso l'Ospedale Loreto Mare, i necessari soccorsi.
Le indagini, avviate della Squadra Mobile, hanno portato all'arresto di due ventenni. I due ragazzi dichiarano di aver colpito per difesa. L'inchiesta va avanti, ma molti sono ancora i punti oscuri della vicenda. La polizia indaga anche su un minorenne latitante che probabilmente ha partecipato, in modo attivo, alla rissa.
Il 7 ottobre 2009 viene fissata l'udienza: gli assassini hanno chiesto il rito abbreviato.
Nel 2010, il tribunale di 1° grado condanna a diciotto anni di reclusione (due in più rispetto alla richiesta del pubblico ministero) il giovane accusato di essere l'esecutore materiale, e a sedici anni di reclusione il suo complice, colui che, nella ricostruzione degli inquirenti, fece a botte con un amico di Vanni impedendogli di intervenire in soccorso della vittima.
La famiglia di Vanni si è costituita parte civile nel processo, assistita dagli avvocati Carmine Ippolito e Salvatore Branno.
Nel 2011 il tribunale di 2° grado condanna entrambi a 16 anni di reclusione.
Nell'ottobre 2009 viene organizzata una fiaccolata in Piazza Mercato a Napoli per ricordare Giovanni Tagliaferri.