Data dell'accaduto: 30/07/2001
Luogo dell'accaduto: Aversa
Anni: 45
Vittima della criminalità comune
Breve storia dell'accaduto
Giovanni Tonziello, titolare di una tabaccheria ad Aversa, viene ucciso mentre si trova in auto con il figlio di 10 anni. I rapinatori aggrediscono Giovanni mentre rientra dai Monopoli di Stato con un carico di sigarette. I due rapinatori affiancano la golf di Giovanni e gli ordinano di fermarsi. Giovanni sceglie di opporsi alla rapina e, anziché fermare l'auto, accelera. È proprio a questo punto che un proiettile esploso dai malviventi colpisce mortalmente l'uomo. Toccherà proprio al piccolo Enzo, il figlio di Giovanni, dare l'allarme con il cellulare del padre.
Pochi giorni dopo viene arrestato Giuseppe Tomassone di 21 anni con precedenti; dopo un lungo interrogatorio l'uomo confessa di aver ucciso Tonziello. Egli, insieme ad altri due complici che nel frattempo si sono resi irreperibili, ha atteso l'arrivo del tabaccaio e poi ha fatto fuoco.
Tomassone viene condannato a 20 anni di carcere per l'omicidio di Giovanni Tonziello e viene rinchiuso nel carcere di Reggio Emilia.
Nel marzo 2018, Tomassone, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Aversa, dopo quasi 16 anni di reclusione, viene arrestato dopo un controllo da parte degli agenti del commissariato di Aversa che non lo trovano in casa durante la notte. Scattano quindi le manette con l'applicazione degli arresti domiciliari. Viene celebrato il processo per direttissima. Il pubblico ministero invoca un anno di reclusione con la misura dei domiciliari ma il giudice ha comminato, su istanza dell'avvocato difensore, una pena ridotta di 8 mesi di domiciliari, disponendo la scarcerazione di Tomassone.