Data dell'accaduto: 10/10/1978
Luogo dell'accaduto: Roma
Anni: 65
Vittima del terrorismo
Breve storia dell'accaduto
Il 10 ottobre 1978 Girolamo Tartaglione viene assassinato, con due colpi alla nuca, dalle Brigate Rosse mentre rientrava a casa dal Ministero. L'omicidio viene rivendicato con un volantino inviato al Corriere della Sera, sede romana.
Con l'omicidio di Tartaglione e di altri operatori dell'amministrazione penitenziaria le Brigate Rosse intesero colpire la scelta politica di rafforzare lo standard di sicurezza dei sistemi penitenziari.
Tartaglione aveva contribuito alla stesura del nuovo ordinamento penitenziario e alla redazione del disegno di legge di riforma del sistema penale attraverso il quale si depenalizzavano alcuni reati e si introducevano sanzioni sostitutive. Tartaglione aveva lavorato con entusiasmo e passione alla preparazione della nuova legge sull'ordinamento penitenziario, convinto come era della necessità di applicare compiutamente il precetto costituzionale secondo cui la pena deve tendere alla rieducazione del condannato ed era altresì convinto che il trattamento penitenziario dovesse essere differenziato, e quindi rispondente alle reali necessità di ciascuno.
Girolamo Tartaglione, originario di Napoli, ricoprì diverse cariche nel corso della sua carriera. Prima Procuratore della Repubblica a Santa Maria Capua Vetere e a Napoli, poi Procuratore capo a Sant'Angelo dei Lombardi, successivamente ancora Consigliere della Corte di Appello di Bari e infine consigliere della Corte Suprema di Cassazione. A 65 anni accettò l'incarico presso l'allora Ministero di Grazia e Giustizia come Direttore generale degli Affari penali, attuale dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria.
Il 14 maggio 1984 è stata intitolata alla memoria di Girolamo Tartaglione la Biblioteca del Polo giuridico sita nel Palazzo di giustizia di Napoli nel Castel Capuano, sede trasferitasi poi dal 2011 nel Tribunale al Centro Direzionale, e la piazza "Girolamo Tartaglione" nel comune di Artena.
Nel 2014, in occasione dell'anniversario dell'omicidio di Girolamo Tartaglione, viene organizzato a Venafro un convengo dal titolo "Il reinserimento dei condannati nella società, l'eredità di Tartaglione". L'iniziativa si è svolta presso il Castello Pandone ed è stata organizzata dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Nel 2016, nel giorno del suo barbaro omicidio, l'Associazione Nazionale Magistrati ricorda Tartaglione.
La storia di Girolamo Tartaglione è raccontata nel libro di Raffaele Sardo "Come Nuvole Nere", promosso dalla Fondazione Polis ed edito da Melampo nel 2013.
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