Data dell'accaduto: 25/02/2012
Luogo dell'accaduto: Eboli
Anni: 50
Vittima della criminalità comune
Breve storia dell'accaduto
La notte del 25 febbraio 2012 è stata uccisa Maria Rosaria Ricci, una donna di 50 anni originaria del Napoletano, ed è stato ferito suo marito Giovanni Caifa di 54 anni, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Eboli.
La coppia, senza figli, stava facendo rientro a casa. Parcheggiata la macchina, i due stavano avviandosi verso il portone di casa. Lui pastore, lei casalinga.
La donna è stata uccisa nel cortile di casa da numerose coltellate. Lui invece è riuscito a schivare numerosi colpi salvandosi la vita e si è rifugiato in un vicoletto poco distante dall'edificio, dove è stato soccorso dagli operatori del Saut di Campagna. I carabinieri della compagnia di Eboli, quelli del reparto operativo del Comando provinciale di Salerno e gli esperti della sezione investigativa scientifica hanno ritrovato il coltello insanguinato abbandonato nelle stradine del centro storico di Eboli.
Arrestati Tiziano Alacqua di 37 anni e Mario De Pasquale di 25 anni. Entrambi con piccoli precedenti penali. Il più piccolo sarebbe l'autore dell'omicidio, secondo la ricostruzione di Giovanni Caifa. Alla base dell'episodio gli screzi tra due famiglie che si trascinavano da tempo.
Nel giugno 2013 la Corte di Assise di Salerno ha condannato Mario de Pasquale all'ergastolo in quanto esecutore materiale dell'omicidio di Maria Ricci, mentre Tiziano Alacqua è stato condannato a 27 anni di reclusione.
Nel mese di ottobre 2018 la Cassazione ha respinto il ricorso di Alacqua, difeso dall'avvocato Edoardo Rocco, confermando, di fatto, la sentenza della Corte di Assise e di Appello di Salerno a venti anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione per Tiziano Alacqua, il 41enne ebolitano che concorse insieme a Mario De Pasquale nell'assassino di Maria Ricci e in quello tentato del marito Giovanni Caifa.