
Data dell'accaduto: 26/03/2004
Luogo dell'accaduto: Torre Annunziata
Anni: 49
Vittima della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Matilde Sorrentino viene uccisa la sera del 26 marzo 2004 con numerosi colpi di pistola al volto e al petto, sparati da un uomo a cui aveva aperto la porta di casa a Torre Annunziata.
Secondo i primi accertamenti, vi è un collegamento tra la morte di Matilde e le denunce che la donna aveva fatto nel 1997 nei confronti di alcune persone accusate di abusi sessuali ai danni di minori tra cui il figlio di Matilde; abusi avvenuti nella scuola elementare del Rione Poverelli.
Le sue denunce infatti avevano portato all'arresto e poi alla condanna al carcere per diciannove dei ventuno accusati di pedofilia.
La morte di Matilde si inserisce dunque in una storia di vendetta per il coraggio dimostrato dalla donna nel denunciare la banda di pedofili della zona.
Pochi giorni dopo l'omicidio della donna, viene arrestato Alfredo Gallo, 26 anni, che confessa l'omicidio. Nel 2005 la Corte d’Assise di Napoli condanna Gallo all’ergastolo, indicandolo come esecutore materiale dell’assassino di Matilde, condanna divenuta definitiva.
Dopo 14 anni, l’uomo ritenuto il mandante dell’assassinio è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata, emessa dal gip su richiesta della Procura.
Nel 2020 si aggiunge un nuovo pentito, alla già numerosa pletora esistente, che inchioda il mandante e il co-esecutore dell'omicidio. Il processo si svolge presso la Corte d'Assise di Napoli e il giudice stabilisce una condanna all’ergastolo, confermata in Appello nel mese di novembre del 2023.
Il 17 novembre del 2024 la Corte Suprema di Cassazione annulla l’ergastolo nei confronti del mandante dell’omicidio di Matilde, riaprendo il dibattito sulla giustizia e sulla tutela dei minori.
Dopo la morte di Matilde la sua famiglia è stata sottoposta a misure di protezione; tuttavia nel settembre 2013 queste misure sono state sospese poiché si ritiene che essi non siano più in pericolo di vita.
Nell'aprile 2004 viene dedicato alla memoria di Matilde Sorrentino e di Annalisa Durante il 1° concerto dell'Associazione Napoli capitale europea della Musica.
Il 26 marzo del 2009, giorno del 12esimo anniversario del barbaro omicidio di Matilde, nel piazzale antistante la Chiesa di S. Alfonso de' Liguori, è stata deposta una corona di fiori da parte dei ragazzi ospitati presso la Comunità-alloggio "Mamma Matilde" ai piedi del monumento alle vittime innocenti di camorra.
Nel marzo 2011, in occasione del 7° anniversario della morte di Matilde, si è tenuto un corteo per ricordare la mamma coraggio a cui è seguita anche una messa commemorativa tenuta da don Tonino Palmese nella chiesa di Sant'Alfonso Maria de' Liguori in cui sono state ricordate tutte le vittime innocenti della criminalità.
L'8 marzo 2012 il comune di Napoli ha dedicato a Matilde Sorrentino e Teresa Buonocore un monumento floreale nei giardini di Piazza Municipio.
Nell'aprile 2013 alla memoria di Matilde Sorrentino e Luigi Cafiero vengono intitolate la piazza appena ristrutturata e il nuovo centro sociale ultimati nel rione Penniniello di Torre Annunziata.
Il 26 marzo 2015 si è svolta a Torre Annunziata una giornata commemorativa ad iniziativa dell'associazione Libera, dedicata all'infanzia ed al contrasto alla pedofilia ed in ricordo di Matilde che con le sue denunce consentì l'arresto dei colpevoli. Alla memoria di Matilde sono intitolate il Centro Polivalente per anziani e la Casa Alloggio per minori dei Salesiani in Torre Annunziata.
Nel mese di marzo 2016, i Salesiani di Torre Annunziata, in occasione della giornata nazionale di sensibilizzazione e promozione della legalità ed in prossimità del 12esimo anniversario della morte di "mamma coraggio", hanno organizzato due giornate dedicate alla memoria di Matilde. Presso la Casa Salesiana di via Margherita di Savoia, si è tenuto un incontro – confronto, presso la comunità per minori “Mamma Matilde”, tra i ragazzi affidati dal Centro di Giustizia Minorile e una rappresentanza di Carabinieri. È stata organizzata poi una partita di calcio con una rappresentativa mista di Carabinieri e ragazzi dell’area penale. Infine, un’iniziativa “disarmiAMO la Città”: i bambini hanno ricevuto un uovo di cioccolato consegnando l’arma giocattolo.
All’iniziativa hanno presenziato il sindaco della città di Torre Annunziata, Giosuè Starita, don Tonino Palmese (Salesiano, vicario episcopale diocesi di Napoli), il Ten. Colonnello Antonio Petti, comandante del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata.
Nel marzo del 2017 viene riconosciuto un risarcimento al figlio di Matilde, oggi trentenne e che all’epoca degli abusi ne aveva solo sette. Una magra consolazione per un ragazzo che in quegli anni perse la spensieratezza e la presenza di una madre coraggiosa. Le persone accusate dell’abuso furono uccise dalla camorra, i mandanti di quell’abominio non sono stati mai identificati e né definiti come appartenenti alla criminalità organizzata cosicché la protezione di cui godevano i due figli di Matilde venne sospesa e loro mai riconosciuti vittime innocenti di criminalità organizzata. Inoltre, gli insegnati che non avevano vigliato sulla sicurezza dei minori sono stati assolti dalla responsabilità penale.
Nel mese di marzo del 2023 il presidio di Libera a Pompei viene dedicato alla memoria di Matilde e di Michele Ciarlo.
Nel 2024, nel ventennale dell’omicidio di Matilde e Annalisa Durante, diverse iniziative in memoria. Il 25 marzo un convegno “Eredità di Coraggio” con la partecipazione di don Gino Cella, direttore della casa di Torre Annunziata, l’avvocato di famiglia Elena Coccia, il direttore di Metropolis, Raffaele Ruocco di Proodos cooperativa sociale – Centro Antiviolenza e Antonio carbone, assistente sociale e presidente di Piccoli Sogno Grandi passi.
A Matilde è intitolata la proma casa Famiglia aperta dai Salesiani del sud Italia a Torre Annunziata.
A lei sono intitolati, a Torre Annunziata, il Centro sociale del Rione Penniniello, il Centro polivalente per anziani e la Casa alloggio per minori gestita dai Salesiani.
La storia di Matilde Sorrentino è raccontata anche nel libro “Non è un paese per donne – Racconti di straordinaria normalità” di Carmen Pellegrino e Cristina Zagaria. Testo che raccoglie storie di donne narrate da altrettante donne. Matilde è narrata da Carmen Pellegrino. La storia di Matilde Sorrentino è raccontata anche in “Fiore come me” di Giuliana Covella, edito da Spazio Creativo e promosso dalla Fondazione Polis.
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