Data dell'accaduto: 22/10/1975
Luogo dell'accaduto: Pietrasanta
Anni: 33
Vittima del dovere per mano del terrorismo
Breve storia dell'accaduto
Nato a Lusciano, in provincia di Caserta, il 13 settembre 1928. Vicebrigadiere di pubblica sicurezza, entra in Polizia nel 1951 e, dopo aver frequentato la scuola allievi di Roma, presta servizio presso la Questura di La Spezia. Successivamente viene promosso per merito straordinario al grado di vicebrigadiere.
Armando Femiano viene ucciso durante un conflitto a fuoco nello svolgimento di una operazione di Polizia Giudiziaria. Nello stesso scontro a fuoco muoiono anche i due colleghi Gianni Mussi e Giuseppe Lombardi, rimane ferito invece il collega Giovan Battista Crisci.
Armando viene ucciso nell'imboscata ai confini tra Pietrasanta e Querceta, il 22 ottobre 1975, e sarà insignito della medaglia d'oro al valor civile "alla memoria" il 19 maggio 1978.
La sentenza emessa dalla 1^ sezione del Tribunale di Torino, in data 2 giugno 1988, ritiene che tutti i fatti sono stati commessi per finalità di terrorismo o eversione, e condanna Massimo Bettini e Giuseppe Federigi all'ergastolo per omicidio volontario (con sentenza passata in giudicato dalla Cassazione), I processi si sono conclusi con condanne e hanno accertato che il fatto, rivendicato da “Lotta armata per il Comunismo”, era stato finalizzato al terrorismo e alla eversione.
Giovan Battista Crisci, anche lui presente all'operazione di Polizia del 22 ottobre 1975, gravemente ferito dai proiettili dei terroristi, è oggi in pensione ed è tra i promotori di attività in memoria dei suoi colleghi, vittime del dovere.
Tra queste, Crisci ha promosso il Premio scolastico «Mussi Lombardi Femiano» e il Trofeo Internazionale di Nuoto "Mussi Lombarti Femiano".