Data dell'accaduto: 8/08/2008
Luogo dell'accaduto: Cava de' Tirreni
Anni: 34
Vittima della criminalità comune
Breve storia dell'accaduto
Giovanni Di Marino è ucciso dalla moglie la sera dell'8 agosto 2008. La donna aveva in precedenza prelevato una roncola dalla casa del padre e con questa ha sgozzato il marito mentre questi era a tavola per la colazione.
La donna si trovava sotto cura di psicofarmaci ed aveva già tentato, nel 2004, di uccidere il marito con un cocktail letale.
La donna in sede processuale ha dichiarato che nell'agosto 2008, come già nel 2004 in occasione del precedente tentato omicidio, aveva temporaneamente smesso di assumere i suoi medicinali.
Condannata a 14 anni in primo grado, in sede di appello La donna ha visto la sua pena allungarsi di 2 anni. Alla donna non è stata riconosciuta la condizione di seminfermità mentale accertata in primo grado.
In primo grado, nell'ottobre 2009, la donna viene condannata dal giudice Elisabetta Boccassini, al termine di un processo celebratosi con il rito abbreviato, a 14 anni di reclusione, con i primi 3 anni da scontare in un ospedale psichiatrico, dato il riconoscimento della semi-infermità mentale.
Nel febbraio 2011, dopo la perizia stilata da Maurizio Marasco e Stefania Zenobi, docenti dell'Università "La Sapienza" di Roma, circa la capacità d'intendere e di volere della donna al momento dell'omicidio, la vicenda ha subito un'evoluzione. Entrambi hanno, infatti, ravvisato aspetti come immaturità, aggressività ed impulsività nella personalità della donna, dichiarando pertanto l'assenza di malattia al momento del folle gesto. La donna viene condannata a 16 anni di reclusione.