Data dell'accaduto: 18/08/2001
Luogo dell'accaduto: Senigallia
Anni: 19
Vittima di reato intenzionale violento
Breve storia dell'accaduto
Maria Federica Gambardella, 19 anni, di origini napoletane, e Jurgen Mazzoni, 25 anni, sono sposati e convivono con la figlia di appena 18 mesi a Senigallia in provincia di Ancona.
Il 15 agosto 2001, Maria Federica lascia Jurgen, perché ancora non pronta per ricoprire il ruolo di madre e moglie, e abbandona la casa coniugale.
Dopo 3 giorni, sabato 18 agosto, Maria Federica accetta l’incontro con Jurgen per un confronto finale e si reca nella vecchia casa. Scoppia un litigio e il 25enne si avventa su Maria Federica, la strangola e la nasconde nel bagno.
La 19enne ha un appuntamento con gli amici che la cercano ripetutamente al cellulare. Al posto di Maria Federica, si presenta Jurgen all’incontro. Dopo aver passato un po’ di tempo con gli amici della ragazza, iniziano una battuta di ricerca durata fino a tarda notte per cercare Maria Federica.
Tornato a casa, il 25enne completa il lavoro, carica il corpo senza vita di Maria Federica in macchina, si dirige verso la frazione di San Gaudenzio nel comune di Senigallia e getta il corpo in una scarpata.
Le indagini della polizia capitanata dal dirigente Piernicola Silvis, si concentrano quasi fin da subito su Jurgen Mazzoni, il quale durante il primo interrogatorio ammette di aver visto la moglie la sera del 18 agosto ma che poi se ne fosse andata per raggiungere un’amica. Silvis convoca l’uomo il giorno successivo in presenza delle unità cinofile, spiegandogli come quelli fossero cani addestrati a cercare cadaveri nelle cave più remote. Dopo pochi minuti Mazzoni ammette di aver ucciso la moglie e conduce gli inquirenti nel punto esatto dove pochi giorni prima aveva lasciato il corpo della donna, avvolto in un telo azzurro stretto da un filo elettrico.
Il 20 settembre 2002, Jurgen Mazzoni viene condannato con rito abbreviato per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere alla pena di 16 anni e 4 mesi di reclusione dal gup Sergio Cultrona. Sentenza impugnata successivamente in Corte d’Assise d’Appello, con la riduzione di pena a 14 anni di carcere.
Jurgen Mazzoni viene rilasciato dopo 8 anni, a causa di una serie di riduzioni di pena per buona condotta, e nel settembre del 2009, viene affidato in prova ai servizi sociali come disposizione del Tribunale di Sorveglianza.
Torna libero nel 2010.
