Data dell'accaduto: 09/09/1975
Luogo dell'evento: Villa Literno (CE)
Anni: 52
Vittima del dovere
Breve storia dell'accaduto:
Il nove settembre 1975 Luigi Ciaburro, maresciallo dei carabinieri, viene travolto e ucciso da un convoglio presso la stazione di Villa Literno. Nello stesso incidente rimane ferito in modo lieve Giuseppe Cimmino, agente della Polfer. Intorno alle due del mattino, la pattuglia del maresciallo Ciaburro viene allertata per una rapina ai danni di un treno merci sul tratto della ferrovia tra Casapesenna e Villa Literno, preannunciata da una telefonata anonima. I malviventi erano riusciti ad arrestare la corsa del convoglio posizionando una bacchetta di ferro tra le rotaie e ottenendo in questo modo che si azionasse il meccanismo di frenata del treno. Dopo aver svaligiato i primi vagoni, i ladri si sono visti scoperti dai militari dell'Arma. È cominciato a questo punto un inseguimento, nel corso del quale Ciaburro e Cimmino non hanno scorto i treni merci che intanto sopraggiungevano. Ciaburro viene travolto dal treno, il suo corpo investe quello dell'appuntato Cimmino facendolo precipitare nella sottostante scarpata. Cimmino riesce ad avvertire il carabiniere Antonio Guacci che li attendeva in auto. Cimmino viene soccorso e trasportato all'ospedale di Aversa, per Luigi Ciaburro non c'è nulla da fare. Purtroppo, nessuna autopsia sul corpo di Ciaburro: chi lo abbia aggredito o ferito non si sa. Dopo oltre quarant'anni nessuna verità. La salma venne restituita alla famiglia dopo quattro giorni dall'accaduto; la moglie chiese la sepoltura e non altro che avrebbe potuto ancora ferire il corpo di quell'uomo.
Un esempio di dedizione, di valore e onore; di amore per la famiglia, per la propria terra natia dove il suo corpo riposa, perché è lì che voleva ritornare.
La salma del maresciallo, riconosciuto vittima del dovere, è sepolta nel cimitero di Sant'Angelo D'Alife. Luigi ha lasciato la moglie e quattro figli.
Nel corso della sua vita il carabiniere Ciaburro si è distinto più volte per il suo valore e il suo coraggio, ricevendo numerose onorificenze.
La Fondazione Pol.i.s. ha promosso, nel 2020, in occasione del 45° anniversario della sua uccisione, il libro "Luigi Ciaburro. Il maresciallo che difendeva la città", scritto da Raffaele Sardo ed edito da IOD.