Data dell'evento: 2 settembre 1976
Luogo dell'evento: Biella
Anni: 50
Vittima del dovere per mano del terrorismo
Breve storia dell'accaduto
Francesco Cusano è originario di Ariano Irpino ma svolge il suo dovere da vice-questore nella sezione "antidroga" nel 1976 a Biella. Il 2 settembre di quell'anno si trova con il suo collega, l'appuntato Anceschi, presso i giardini pubblici Zumaglini. Sono le 19:45 quando Cusano chiede i documenti di identità a due giovani fermi in macchina nei pressi dei giardini. Uno dei passeggeri, il scende dall'auto e porge i documenti, mentre l'altro rimane al posto di guida. Cusano, accorgendosi di irregolarità sul documento, chiede ai due giovani di accompagnarlo alla stazione P.S. A tale richiesta il giovane alla guida scende e spara contro Cusano in pieno petto, ferendolo mortalmente. L'appuntato Anceschi ha il tempo per una reazione: si ripara e risponde al fuoco, ma i due assalitori riescono a fuggire in auto, che viene in seguito abbandonata. Francesco Cusano, insignito della Medaglia d'oro al valore civile, lascia la moglie Giuseppina Porcaro, e il figlio Maurizio, diciassettenne.
L'assassino di Francesco Cusano, trentatreenne, è incensurato e fa parte della colonna BR "Alasia". Il processo in Assise contro Azzolini e un altro imputato si avvia il 30 gennaio 1981. La vedova e il figlio della vittima si costituiscono parte civile. Dopo una settimana di dibattimento il Pubblico Ministero chiede una condanna a trent'anni per entrambi gli imputati. L'uomo viene condannato all'ergastolo, così come l'altro imputato, anche per ulteriori reati connessi alle attività terroristiche della colonna Alasia.
Ogni anno a Biella, il vice questore Cusano viene ricordato in maniera solenne dalle istituzioni che egli ha rappresentato con grande responsabilità e coraggio fino al giorno in cui è stato barbaramente ucciso.
Nel mese di novembre 2017 a Vercelli viene scoperta una targa commemorativa alla memoria del vice questore aggiunto ucciso dalle Brigate Rosse. La cerimonia, all'incrocio tra via Rodi e corso De Gregori, ha visto la partecipazione della vedova di Cusano, Giuseppina Porcaro, e di suo figlio Maurizio, oltre che di numerose autorità cittadine. Presente anche il questore Rosanna Lavezzaro, il prefetto Maria Rosa Trio e i comandanti delle diverse forze di polizia provinciali.