Data dell'accaduto: 07/09/1982
Luogo dell'accaduto: San Cipriano d'Aversa
Vittime della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
La mattina del 7 settembre del 1982 Gioacchino Martino, un agricoltore, si reca sul suo appezzamento di terreno per la raccolta delle noci con la moglie Angelina Falco e il figlio primogenito Francesco Saverio. Sul fondo si erano recati anche due braccianti, Giacomo Nobis e Armando Clausino. Gioacchino, la sua famiglia e Armando Clausino quella mattina vengono brutalmente uccisi a colpi di pistola.
Il quadruplice omicidio è rimasto senza un colpevole per oltre 30 anni. Nel giugno del 2017, anche grazie alle dichiarazione di alcuni pentiti di camorra, la Procura di Santa Maria Capua Vetere con a capo Maria Antonietta Troncone inoltra al gip richiesta di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un noto esponente di spicco della camorra dei casalesi. L'uomo muore per malattia il 7 agosto 2018, prima che il gip abbia deciso se dare seguito o meno alla richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, obbligata, pertanto, ad avanzare richiesta di archiviazione al gip per "estinzione del reato determinata dalla morte del reo".
Dalle nuove indagini emerge che quella mattina l'uomo si era nascosto nel casolare di Gioacchino Martino. Il camorrista veniva scoperto dal proprietario del fondo agricolo e tra i due si innescava una lite. L'uomo, forte della sua reputazione di criminale, caricava la pistola che aveva con sé, imbracciava un fucile a canne mozze e sparava all'impazzata, uccidendo Martino e i familiari oltre al bracciante Armando Clausino. A salvarsi, Giacomo Nobis, l'altro agricoltore, e il secondogenito di Martino, non presente sul fondo agricolo quella mattina per motivi legati allo studio. Ed è proprio il secondogenito a chiedere giustizia per la sua famiglia, senza fermarsi mai.