Sandra Ruggiero

Data dell'accaduto: 19 settembre 1989

Luogo dell'evento: San Prisco 

Anni: 29

Vittima di femminicidio

Breve storia dell'accaduto

Sandra Ruggiero, 29enne di San Prisco, perde la vita il 19 settembre 1989 dopo essere stata ferita con due colpi di pistola. Sandra, nata e cresciuta in Inghilterra da genitori emigranti, era tornata da poco a San Prisco insieme alla madre, rimasta vedova.

La sera del 19 settembre Sandra, affetta da un lieve disturbo mentale, decide di recarsi alla festa patronale del vicino comune di Curti, dove era in programma l'esibizione di una nota cantante; la ragazza si trova in compagnia della cugina 16enne Matronella Peccerillo. Alla fine della serata le due ragazze si avviano verso casa ma poco dopo vengono perse le loro tracce. Le loro madri, allarmate dal mancato ritorno a casa, decidono di sporgere denuncia ai carabinieri, che si mettono da subito sulle loro tracce.

L'indomani mattina vengono trovate le due ragazze in un auto a molti chilometri di distanza da San Prisco. Vengono trasportate d'urgenza in ospedale ma per Sandra non c'è più nulla da fare: la ragazza muore poco dopo il ricovero per il dissanguamento causato dalle ferite di arma da fuoco alla spalla sinistra e alla testa; inoltre, dalle numerose ecchimosi presenti sul suo corpo, sembra che la ragazza sia stata prima picchiata e poi vi sia stato un tentativo di strangolamento. L'altra ragazza, Matronella, riesce a salvarsi nonostante abbia ricevuto tre colpi di pistola alla schiena.

Dalle prime indagini è risultato che le due donne sono state costrette a salire in auto da un uomo che si è finto poliziotto della squadra narcotici: una volta condotte Sandra e Nella in aperta campagna, avrebbe poi cercato di abusare di loro, ma di fronte alla reazione delle due vittime avrebbe fatto fuoco sparando 5 colpi.

I carabinieri fermano poco dopo un muratore di Curti, Alessandro Ventriglia, con la duplice accusa di omicidio e tentato omicidio: l'indagine però è stata archiviata per il mancato riconoscimento dell'aggressore da parte di Nella, sfuggita all'agguato.

Alcuni anni dopo, nel 1998, il caso viene riaperto a causa delle pressioni della stampa: Ventriglia viene arrestato nel 2000 e rinviato a giudizio nel 2001. Il 30 ottobre 2003 arriva la sentenza di 1° grado dalla III Sezione della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, che condanna il muratore Alessandro Ventriglia a 24 anni di reclusione, a fronte dei 30 chiesti dal PM.

Nel febbraio 2005 la IV sezione penale della Corte di Assise di Appello di Napoli condanna Ventriglia a 28 anni di reclusione: 22 per l'omicidio di Sandra Ruggiero e 6 anni per tentato omicidio di Matronella Peccerillo. Il 15 marzo 2006, dopo che la condanna è divenuta definitiva, i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere arrestano Ventriglia, che viene condotto in carcere.

 LINK ESTERNI

REPUBBLICA 20 SETTEMBRE 1989

REPUBBLICA 26 OTTOBRE 2002

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