Data dell'accaduto: 22. 11. 2010
Luogo dell'accaduto: Terracina
Anni: 25 anni
Vittima di femminicidio
Breve storia dell'accaduto
Viene ritrovata in una pozza di sangue, con il volto sfigurato dai colpi e il corpo martoriato da decine di fendenti, inferti con violenza inaudita.
Emiliana Femiano, 25 anni, napoletana, ha pagato con la vita l'ultimo incontro con il suo ex convivente, che un anno prima, a Napoli, l'aveva già accoltellata.
L'assassino è Luigi Faccetti, 24 anni, napoletano anche lui, condannato in primo grado, con rito abbreviato, ad otto anni di reclusione per il precedente tentato omicidio della ragazza. I giudici poi gli avevano concesso gli arresti domiciliari.
Quel 22 novembre Emiliana e Luigi avrebbero dovuto solo chiarirsi ma l'incontro si è tramutato in tragedia. Dopo averla colpita decine di volte con un coltello da cucina, Faccetti è fuggito in auto verso casa. Aiutato dai cugini, Giuseppe e Marco Prisco, l'assassino durante la fuga si ferma presso l'ospedale di Giugliano per farsi medicare alcune ferite che si era procurato durante l'aggressione ad Emiliana. Sono stati proprio i medici del presidio ospedaliero ad avvertire i carabinieri, insospettiti da quelle ferite da taglio. Interrogato tutta la notte, Faccetti alla fine confessa l'omicidio.
Con sentenza del febbraio 2013, la Corte di Appello di Roma conferma la condanna di Luigi Faccetti a trent'anni. Agli arresti domiciliari per favoreggiamento i cugini dell'omicida. Secondo gli inquirenti i due hanno infatti prima accompagnato Emiliana a Terracina, luogo fissato per l'incontro con Faccetti, e poi lo stesso Faccetti in ospedale a Giugliano. I familiari di Emiliana si sono costituiti parte civile nel corso del procedimento giudiziario. Gli avvocati difensori di Faccetti avevano chiesto una nuova perizia psichiatrica nel tentativo di dimostrare l'incapacità mentale, tentativo fallito visto che i giudici hanno respinto la richiesta confermando la condanna come chiesto dal Procuratore Generale.
Uno sportello antistalking viene intitolato ad Emiliana Femiano, "sportello contro il mobbing, la violenza minorile, lo stalking e il bullismo", aperto presso il Caf Ugl Duomo sito in piazza Nicola Amore, 6.
La storia di Emiliana Femiano è raccontata nel libro di Giuliana Covella "Fiore... come me", promosso dalla Fondazione Polis e pubblicato da Spaziocreativo nel 2013.