Data dell'accaduto: 05/01/1976
Luogo dell'accaduto: Afragola
Anni: 38
Vittima del dovere per mano della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Il 5 gennaio 1976, ad Afragola (Napoli), è assassinato il maresciallo dei carabinieri Gerardo D'Arminio, del Nucleo Investigativo, specializzato nella lotta alla mafia.
D'Arminio sta indagando sui legami della malavita campana-sicula-calabrese rispetto ai traffici di droga internazionale. Siamo negli anni '70, D'Arminio, incaricato di dirigere il Nucleo Antidroga, scopre il canale attraverso il quale si importa l'eroina.
La sera del 5 gennaio sta accompagnando il figlioletto di 4 anni in un negozio di giocattoli, quando viene giustiziato con un colpo di fucile proveniente da una cinquecento gialla. In quell'auto c'erano degli appartenenti al clan Moccia sui quali stava dirigendo le sue indagini. Dell'omicidio si autodenunciò l'ultimo dei fratelli Moccia, Vincenzo, che, scontata una pena di undici anni, appena uscito di galera, venne ucciso.
Alla sua memoria verrà assegnata la medaglia d'argento al valor militare. Nel luogo in cui fu ucciso il maresciallo d'Arminio, in piazza Gianturco ad Afragola, è stata posta una lapide in memoria.
Il 5 gennaio 2013 viene celebrata a Capaccio una messa in ricordo del Maresciallo Capo Gerardo D'Arminio. La chiesa paleocristiana ha ospitato la cerimonia commemorativa officiata da don Mario e don Loreto, alla presenza del comandante della Legione Carabinieri Campania, il generale di divisione Carmine Adinolfi, e ai familiari del sottoufficiale ucciso.
A seguire, per ricordare tutti i caduti dell'Arma è stata depositata una corona di alloro presso il monumento al carabiniere.
La storia di Gerardo d'Arminio è raccontata nel libro di Raffaele Sardo "Al di là della notte", edito da Pironti e promosso dalla Fondazione Polis nel 2010. Alla memoria del maresciallo d'Arminio è stato intitolato il presidio di Libera ad Afragola, cittadina in cui fu ucciso. É stato piantato inoltre un albero in ricordo del sacrificio di D'Arminio.