Data dell'accaduto: 27/03/2004
Luogo dell'accaduto: Napoli
Anni: 14
Vittima della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Annalisa Durante, 14 anni, è stata uccisa a Napoli nel quartiere Forcella il 27 marzo del 2004. Annalisa,in compagnia di un'amica e di una cugina, sta chiacchierando sotto il portone di casa quando, Salvatore Giuliano, uno degli ultimi rampolli del clan di Forcella, passa di lì e decide di intrattenersi con loro. Quella sera però Salvatore doveva essere punito perché insieme allo zio Ciro Giuliano, detto "o Barone", aveva deciso di divenire il padrone incontrastato delle piazze di spaccio del centro storico di Napoli. Così, proprio quella sera, sopraggiungono in Via Vicaria Vecchia, al civico 22, quattro uomini a bordo di due scooter, ingaggiati dal clan Mazzarella, con l'intenzione di sparare contro Salvatore Giuliano. Quest'ultimo, tempestivamente avvisato dal fratello Antonio, esplode diversi colpi nella direzione dei killer, ma proprio uno dei proiettili esplosi dalla sua pistola colpisce la giovane Annalisa.
La ragazza cade a terra, riversa in una pozza di sangue, tra le urla delle cugina e dell'amica e di molti cittadini del quartiere che accorrono verso il luogo della tragedia. Tra questi anche i genitori di Annalisa. Inutile la corsa in ospedale. Annalisa dapprima viene trasportata all'ospedale più vicino, l'Ascalesi, ma il nosocomio non è attrezzato per questo tipo di assistenza, e poi al Loreto Mare. Annalisa è ormai in coma irreversibile e al Loreto Mare i sanitari non possono fare altro che accertare il decesso.
I genitori così autorizzano l'espianto degli organi. Oggi, sette ragazzi vivono grazie al gesto di grande generosità dei genitori di Annalisa.
Mentre il quartiere e l'intera Napoli sono sotto choc per l'accaduto, gli inquirenti stringono il cerchio sui responsabili.
Salvatore Giuliano viene arrestato dopo un blitz interforze, mentre si nascondeva nell'appartamento di un parente a Pomigliano d'Arco. Fin dall'inizio il ragazzo ha negato di aver sparato e colpito Annalisa, ma l'autopsia e i controlli sulla pistola di Giuliano confermano che il proiettile che ha ucciso Annalisa è stato esploso proprio dal camorrista per rispondere al fuoco dei suoi rivali, uomini del clan Mazzarella.
Salvatore Giuliano viene condannato in primo grado a ventiquattro anni di reclusione. Nel maggio del 2007 la Corte d'Assise d'Appello, invece, riduce, la pena a diciotto anni. La Cassazione nel 2008 stabilisce invece una pena detentiva di venti anni. La famiglia di Annalisa, il papà Giannino, la mamma Carmela e la sorella Emanuela si sono costituiti parte civile nel processo.
Grande l'impegno di due uomini, dopo il barbaro omicidio di Annalisa: il giornalista Arnaldo Capezzuto e il prete don Luigi Merola che, nonostante minacce di morte e intimidazioni, non hanno mai smesso di occuparsi della memoria di Annalisa e del recupero del quartiere.
Numerose iniziative si susseguono in memoria di Annalisa Durante. Vengono a lei intitolate una scuola materna a Forcella ed il presidio di Libera di Cassino. In occasione del Festival dell'impegno civile nel giugno del 2012 a Marcianise è stato tagliato il nastro del nuovo presidio di Libera, associazione nomi e numeri contro le mafie, presieduta da Don Luigi Ciotti, intitolato ad Annalisa Durante.
Il 29 febbraio 2012 va per la prima volta in scena, al Teatro di San Carlo a Napoli, lo spettacolo "Dieci storie proprio così", regia di Emanuela Giordano, promosso dalla Fondazione Polis. Lo spettacolo racconta dieci storie di vittime innocenti di criminalità e dieci storie di riscatto. Tra queste la storia di Annalisa e l'impegno, nato a partire dal quel barbaro omicidio, del giornalista Arnaldo Capezzuto. Lo spettacolo - la memoria e l'impegno della nostra terra - è andato in scena in diversi teatri: nel 2012 al teatro Astra di Torino e al teatro Franco Parenti di Milano, nel 2015 al Teatro Politeama di Palermo, in occasione delle iniziative di memoria della strage di Capaci. Il 21 marzo del 2016, in occasione della XXI Giornata della memoria e dell'impegno, lo spettacolo, arricchito di storie di memoria e di riscatto siciliane e laziali, arriva al Teatro Argentina di Roma.
Lo spettacolo si inserisce nel progetto "Palcoscenico della legalità", che per il 2016 vede la collaborazione di teatri, istituti penitenziari, scuole e società civile ed è promosso da The CO2 Crisis Opportunity onlus, con la Fondazione Pol.i.s., la Fondazione Silvia Ruotolo, la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e il Centro Sudi Borsellino. Lo spettacolo ha il patrocinio di Ministero della Giustizia e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
A Forcella, in via Vicaria Vecchia, nasce, nel marzo 2013, la libreria intitolata ad Annalisa, fortemente voluta dal padre Giovanni Durante, che raccoglie oltre duecento opere messe a disposizione di tutti gratuitamente da privati, associazioni e parrocchie sugli scaffali dell'ex Supercinema di Forcella.
In occasione del 10° anniversario della morte di Annalisa nel 2014, la famiglia ha voluto ricordare la memoria della giovane con una cerimonia religiosa privata tenuta da Don Merola.
Roberto Benigni dal palco del Teatro di San Carlo di Napoli nel mese di giugno 2014 ha elogiato, in occasione della manifestazione "Repubblica delle idee", Napoli e l'iniziativa di Giovanni Durante. Secondo il premio Oscar, Giovanni è un esempio di rinascita e di ricostruzione, " ha trasformato la morte in miele ".
In occasione dell'undicesimo anniversario dalla morte di Annalisa, un'iniziativa a Forcella organizzata da Libera in Campania, dall'Assessorato alle politiche giovanili di Napoli e dalla Fondazione Pol.i.s.
Al Pan, sempre in occasione dell'undicesimo anniversario, la presentazione del libro "Ali spezzate" di Paolo Miggiano, edizioni Crispino De Girolamo, per ricordare la piccola Annalisa. Il libro è stato promosso dalla Fondazione Polis.
Il 22 giugno 2015, nel rione di Forcella è stata inaugurata una biblioteca popolare intitolata ad Annalisa Durante, alimentata con un' originale formula di donazioni denominata book crossing artigianale, inventata dal papà di Annalisa, Giannino Durante.
Nel 2016, in occasione dell'anniversario dell'uccisione di Annalisa, "una chiamata alle arti", iniziativa organizzata dal Comune di Napoli: agli scrittori napoletani e non solo è stato chiesto di portare o inviare alla Biblioteca Annalisa Durante qualche copia dei loro libri autografi e con un pensiero per Annalisa. Per Annalisa anche l'inaugurazione di una mostra fotografica, "Il Rione Sanità", proposta negli spazi di Piazza Forcella, a cura di Sergio Siano, Roberta Stella e Luigi Crispino.
Il 19 febbraio 2020, ia Forcella, in occasione del 30° anniversario della nascita di Annalisa, l'associazione che porta il suo nome, insieme alla Fondazione Polis della Regione Campania ha promosso la prima edizione del Premio Nazionale Annalisa Durante.
La storia di Annalisa è raccontata altresì nel volume "Il diario di Annalisa", Tullio Pironti editore, a cura di Matilde Andolfo e Mario Fabbroni.
LINK ESTERNI
PAGINA SPECIALE DEL SITO DELLA FONDAZIONE POLIS DEDICATA AL PRIMO PREMIO NAZIONALE ANNALISA DURANTE
VIDEO GLI STUDENTI DEL PONTANO ADOTTANO ANNALISA DURANTE
VIDEO PRESIDIO LIBERA CASSINO INTITOLATO AD ANNALISA DURANTE
VIDEO FORCELLA E LA MORTE DI ANNALISA DURANTE
PAGINA WIKIPEDIA IL DIARIO DI ANNALISA
LIBERA INFORMAZIONE ANNALISA DURANTE UCCISA DUE VOLTE
PROGETTO IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL MATTINO - VENT'ANNI SENZA ANNALISA, DIVENTIAMO LIBRI E MUSICA