Data dell'accaduto: 23/04/1996
Luogo dell'accaduto: Sant'Antimo
Anni: 32
Vittima della criminalità comune
Breve storia dell'accaduto
Ismalia Diallo e Ibrahim Kamara, originari della Guinea, lavorano da un po' di tempo presso il cantiere edile dell'imprenditore di Sant'Antimo Nicola Giaccio.
I due, per poter continuare a vivere in Italia, hanno bisogno che venga loro rilasciato un attestato dal proprio datore di lavoro; Giaccio accetta di aiutarli ma in cambio di due milioni ciascuno. Ismalia e Ibrahim lavorano duramente per raccogliere questa cifra, ricorrendo anche all'indebitamento. Una volta raccolti i soldi, li consegnano a Giaccio, il quale dice che in poco tempo rilascerà loro l'attestato tanto atteso. Tuttavia trascorrono 3 mesi senza che Giaccio dia loro notizie sull'attestato. La sera del 23 aprile 1996 i due giovani si recano a casa di Giaccio per avere spiegazioni al riguardo ma l'imprenditore, spazientito, spara contro i due. Ismalia Diallo viene colpito in pieno petto e muore sul colpo; Ibrahim Kamara riesce a scappare ma viene ferito lievemente alla testa. Dopo essersi fatto medicare in ospedale, Ibrahim si reca dai carabinieri a denunciare il fatto.
Dopo 14 anni, nel 2010 sono scattate le manette per Giaccio, condannato per la morte di Ismalia e il ferimento di Ibrahim.