Gennaro Leone

Gennaro Leone

Data dell'accaduto: 29/8/2021

Luogo dell'accaduto: Caserta

Anni: 18

Vittima di reato intenzionale violento

Breve storia dell'accaduto

Gennaro, 18 anni, di San Marco Evangelista, muore la notte del 29 agosto all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta.

Quella notte il ragazzo, promettente pugile, si trova in Piazza Correra a Caserta quando scoppia una lite per futili motivi con un suo coetaneo che gli sferra due coltellate alla gamba.

La lama recide l'arteria femorale e Gennaro, nonostante i soccorsi, muore tre ore dopo in ospedale.

L'omicida viene fermato poco dopo con l'accusa di omicidio volontario dai carabinieri su ordine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Il giovane, incensurato, viene identificato grazie alle testimonianze delle persone presenti, tra cui gli amici della vittima, e alle telecamere di videosorveglianza della zona. Durante l'interrogatorio confessa tutto e sostiene che non aveva intenzione di uccidere.

Il 31 agosto il Giudice delle Indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere convalida il fermo. Successivamente viene emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gabriel allo stato si trova nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. 

L'omicida, condannato a 21 anni in Primo Grado, è stato condannato in Appello a 17 anni e 7 mesi di reclusione. Sentenza confermata dalla Corte di Cassazione.

Il 3 settembre 2021 il funerale, la città di San Marco Evangelista ha proclamato il lutto cittadino. Al funerale tantissime persone e mille palloncini bianchi nel cielo.

Il 4 settembre una fiaccolata in memoria del giovane Gennaro, queste le parole del papà Bartolomeo Leone, rilasciate a "CasertaNews": "All'autore del delitto dico di pentirsi di cuore. Di farlo davanti a Dio, solo così potrà avere pace.... Chiedo a Dio di darci la forza e darmi la pace interiore. Chiedo giustizia ma non vendetta. Quello è un sentimento che non ci appartiene. Per questo ho detto ai miei figli ed agli amici di Gennaro di non commettere rappresaglie. Anche se ci sono altre persone coinvolte queste vanno assicurate alla giustizia. Noi non vogliamo altre tragedie".

I genitori di Gennaro Leone, Pina e Bartolomeo, hanno preso parte, ad una settimana dalla tragedia che li ha travolti, alla fiaccolata promossa dal Comitato spontaneo mamme casertane e del Comitato Vivibilità cittadina, presieduto da Rosi Di Costanzo. Alla fiaccolata hanno partecipato anche i commercianti di via Vico. I genitori di Gennaro hanno portato la loro testimonianza.

Gennaro era un pugile ed "era in Nazionale", rivela il papà. Il papà racconta che sicuramente è stata la disciplina che lui amava tanto ad averlo frenato durante l'aggressione perché in palestra si insegna che ciò che si apprende in quel luogo non può essere utilizzato fuori dal ring. Gennaro non si è difeso come avrebbe potuto, anche quando il suo 'rivale' lo ha ferito con un coltello alla gamba.

Sempre per "CasertaNews": "È un pezzo di cuore che se ne va", dice commosso Bartolomeo Leone. Ma la fede dà la forza alla loro famiglia: "Affidiamo Gennaro a Gesù. Gennaro ci sta dando la forza, anche in questi giorni".

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