Salvatore Mele

Data dell'accaduto: 07/06/1984

Anni: 40

Luogo dell'accaduto: Casoria 

Vittima della criminalità comune

Breve storia dell'accaduto

Salvatore Mele, vigilante 40enne, viene ucciso in una rapina il 7 giugno 1984 nei pressi dell'Euromercato a Casoria, in provincia di Napoli.

Il furgone blindato della Partenope, società di vigilanza per la quale lavora Salvatore, giunge verso le 9:30 del mattino nel piazzale antistante al centro commerciale per ritirare l'incasso per un ammontare di circa 167 milioni di lire. All'interno del furgone vi sono tre vigilantes: Salvatore Mele, sposato con 3 figli di cui uno nato pochi giorni prima, Giuseppe Vaccaro di 35 anni e Antonio V.

I primi a scendere dal mezzo corazzato sono Salvatore e Giuseppe, che entrano con i sacchi negli uffici amministrativi del centro per ritirare il denaro. I rapinatori, in sei, restano in attesa in due auto rubate, un'Alfa e un'auto della Sip. Non appena le due guardie escono dal centro, i 6 uomini sono pronti ad agire: uno di loro aggredisce per primo Vaccaro alle spalle disarmandolo e prendendo i sacchi con il denaro. Mele estrae la pistola ma i criminali fanno subito fuoco: Vaccaro viene colpito al ginocchio, mentre Mele cade al suolo privo di vita con due colpi all'altezza dell'ascella sinistra.

I rapinatori, preso il bottino, sono sul punto di allontanarsi, quando la terza guardia Antonio V. esce dal furgone e fa fuoco sui banditi colpendone due, uno morirà sul colpo, l'altro durante la fuga dopo essere stato abbandonato dai complici nell'auto. I criminali proseguono la loro fuga sulla Tangenziale diretti verso il raccordo tra Casoria e Capodichino, dove hanno lasciato due moto con le quali scappare. Accanto al corpo dell'uomo abbandonato è stata ritrovata una pistola insanguinata, mentre un'altra arma era infilata nella cintura dei pantaloni.  Poco dopo un vigile urbano segnala che due giovani, in Via Don Bosco, hanno abbandonato le moto danneggiate da un incidente e sono scappati a piedi.

Giuseppe Vaccaro viene soccorso e portato in ospedale, dove viene sottoposto ad un intervento chirurgico al ginocchio; per Salvatore Mele invece non c'è nulla da fare.

Le sue esequie si svolgono l'8 giugno nella chiesa di San Giorgio a Pianura; al funerale ha preso parte anche l'allora presidente della Standa Carlo Orlandini, come segno di solidarietà e vicinanza ai familiari della vittima.

Le indagini, svolte dal vicequestore Franco Malvano, risultano fin dal principio difficili: infatti le identità dei due rapinatori uccisi nel conflitto a fuoco -Borrelli e Sarnacchiaro-contribuiscono a non agevolare il compito degli inquirenti. Si tratta infatti di figure di secondo piano nel mondo malavitoso. Gli investigatori invece ritengono che presumibilmente tra i 4 rapinatori riusciti a dileguarsi possa esserci un personaggio più noto dei due uccisi.

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