Data dell'accaduto: 26/06/1985
Luogo dell'accaduto: Casapesenna
Anni: 49
Vittima della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Mario Diana, imprenditore 49enne del settore trasporti, viene ucciso con due colpi di fucile la mattina del 26 giugno 1985 a Casapesenna.
Mario si trova fuori al bar "Oreste", quando due uomini gli si avvicinano e, dopo averlo chiamato per nome, gli sparano contro. L'uomo è raggiunto da un primo colpo di fucile al torace: poi uno dei due killer gli si avvicina e gli spara un colpo alla tempia. Mario muore sul colpo; lascia la moglie Antonietta e 4 figli.
Solo vent'anni dopo, si conoscono i nomi dei colpevoli: un uomo, già in carcere per l'uccisione di don Peppe Diana, e un altro uomo, entrambi collaboratori di giustizia, nonchè una terza persona. La collaborazione con la giustizia dei killer consente di ricostruire la dinamica dell'omicidio e l'identikit degli esecutori.
Il 30 dicembre 2008 la Terza sezione della Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere condanna il terzo all'ergastolo e i primi due a 14 anni di reclusione riconoscendo loro l'attenuante della collaborazione. Il 20 ottobre 2014 la Corte d'Assise d'Appello rigetta il ricorso dei collaboratori, confermando la condanna che diviene definitiva per decisione della Cassazione il 13 novembre 2015.
I figli di Mario e la moglie si costituiscono parte civile nel processo, un atto coraggioso confermato dall'allora P.M. Antonello Ardituro, già sostituto procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia che ha dichiarato: «Non si sono fatti fagocitare: è un importantissimo dato sociale e processuale. Ha grande rilevanza per quella terra».
La storia di Mario Diana è raccontata nel libro "Come Nuvole nere" di Raffaele Sardo, edito da Melampo e promosso dalla Fondazione Polis.
Nel giugno 2013 è stata istituita la Fondazione Mario Diana, per volontà dei familiari dell'imprenditore ucciso. La Fondazione è impegnata in attività volte alla tutela dell'ambiente e del territorio con particolare attenzione alla eco-sostenibilità.
Il 20 marzo 2014 la fondazione Mario Diana onlus, insieme alla Nuova Quarto calcio per la legalità, ha promosso il primo Memorial Vittime delle Mafie, in collaborazione con Libera, Diocesi di Pozzuoli e Associazione Focus.
In occasione del trentennale del suo assassinio, l'imprenditore di Casapesenna è stato ricordato con una messa celebrata dal Vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D'Alise, nella Chiesa Cattedrale, stracolma di gente. A promuovere la giornata in ricordo di Mario Diana, la famiglia, la "Fondazione Mario Diana onlus" la "Fondazione Polis", "Libera" e il "Coordinamento Campano dei Familiari delle Vittime Innocenti della criminalità".
"Quel giorno di trent'anni anni fa ancora lo ricordo come se fosse ieri - dice con gli occhi lucidi Antonio Diana, uno dei figli di Mario, oggi affermato imprenditore del settore della plastica insieme al fratello gemello Nicola -, ricordo lo smarrimento, la solitudine di quelle prime ore, una società malata che ci aveva tolto un padre, un marito, un fratello. Per vent'anni non abbiamo avuto nessuna risposta sul perché dell'omicidio. Poi è intervenuta la giustizia umana, che almeno ha fatto chiarezza sul movente e ha individuato gli assassini materiali".
"Questo nostro fratello imprenditore, ucciso perché ha voluto essere libero - ha detto il vescovo di Caserta, monsignor D'Alise, durante l'omelia – ha sentito di rispondere a Dio nel richiamo della sua coscienza e non si è piegato, pagando con la vita questa sua scelta. Ma è quello che hanno fatto anche i martiri. Hanno pagato con la vita la testimonianza della verità".
In occasione del trentunesimo anniversario della morte di Mario Diana, trentacinque borse di studio ad altrettanti studenti casertani. È il progetto "Prometeo" che la Fondazione "Mario Diana" ha promosso per accompagnare giovani di talento nel loro iter formativo e professionale. Il progetto è stato presentato all'Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere il 24 giugno, dove l'attore Alessandro Preziosi ha proposto, in un monologo, la sua versione di "Prometeo". Una rilettura in chiave moderna del mito greco del titano di Eschilo, che Preziosi ha ideato con l'amico e produttore Tommaso Mattei. La serata è stata promossa dalla Fondazione Mario Diana Onlus in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici di Santa Maria Capua Vetere.
Nel mese di luglio 2017 Mario Diana è stato ricordato nel Parco Archeologico ambientale del Pausilypon dall'attore Enzo De Caro, in un reading musicale dal titolo "La bellezza esiste…poesie e suoni per l'anima". La voce dell'attore è stata accompagnata dalle note dell'artista Thierry Valentini. La serata ha chiuso la IX edizione di "Suggestioni all'imbrunire", la rassegna promossa e ideata dal centro Studi Intrdisciplinari Gaiola Onlus, per sostenere la riqualificazione, l'accessibilità e la fruizione del Pausilypon e del Parco sommerso della Gaiola.
L'evento è stato promosso dalla Fondazione Mario Diana ed ha contribuito a sostenere il nuovo progetto dell'associazione napoletana di ricercatori, finalizzato allo studio e al recupero del cosidetto Caldarium afferente alle Terme superiori del Pausilypon
Nel 2021 Mario Diana viene ricordato a Casertavecchia, in piazza Vescovado per volontà della famiglia Diana. Nell'occasione viene proiettato il docufilm "Papa Francesco – Un uomo di Parola", del pluripremiato regista tedesco Wim Wenders. Presente anche il Vescovo di Caserta, S.E. Monsignor Giovanni D'Alise.
Il 29 aprile del 2022 il programma tv di Rai 2 "sulla via di Damasco", dedica la puntata ai frutti dell'impegno di Mario Diana, ucciso dalla Camorra.
Nel mese di aprile 2022, inoltre, viene inaugurato all'Istituto Comprensivo "Moro-Pascoli" di Casagiove, il Presidio territoriale di Libera intitolato a Mario Diana.
A inaugurare il nuovo Presidio don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Al suo fianco Antonietta Cirillo, Antonio e Teresa Diana; il parroco della chiesa San Michele Arcangelo di Casagiove, don Stefano Giaquinto; la preside della scuola "Moro-Pascoli", Teresa Luongo e Anna Rosvita Lapetina, la referente del presidio territoriale di Libera "Don Peppe Diana".
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