Ulderico Esposito

Ulderico Esposito

Data dell'accaduto: 08/06/2019

Data di morte: 04/07/2019

Luogo dell'accaduto: Napoli

Anni: 52

Vittima della criminalità comune

Breve storia dell'accaduto

Ulderico Esposito, tabaccaio di 52 anni, muore in ospedale, dopo un mese di agonia. Ulderico viene aggredito e colpito brutalmente l'8 giugno 2019 da un uomo di origini nigeriane, all'interno della Stazione della Linea 1 di Napoli, Chiaiano - Marianella.

Gli agenti del Commissariato di Polizia Scampia sono intervenuti immediatamente presso la Stazione della metropolitana di Chiaiano, arrestando il cittadino extracomunitario, fermato dai vigilanti della metropolitana. 

Ulderico, dopo aver chiuso il suo negozio, insieme alla moglie, si incammina verso l'uscita per ritornare a casa, quando viene insultato dall'uomo o che spesso staziona nei pressi della metropolitana. Ulderico si gira e l'uomo gli sferra un pugno che lo fa cascare a terra. Poi, sovrastandolo con il suo corpo, gli sferra un altro pugno che ne compromette la vita.

I funerali si sono svolti a Calvizzano, nella chiesa di San Giacomo Apostolo, e sono stati officiati da Ciro Tufo, sacerdote e amico della famiglia Esposito. Con una ordinanza apposita il sindaco Sarnataro ha predisposto la chiusura degli uffici pubblici negli orari dei funerali, mentre le bandiere sulla facciata del Municipio di Mugnano, Comune di residenza della vittima, sono state esposte a mezz'asta.

Durante i funerali il sacerdote parla di "Rico" come di un uomo che ama Dio. Lui sale al Cielo, dal Padre, proprio il giorno del suo onomastico.  Ulderico e la sua famiglia sono molto credenti, "innamorati di Gesù", queste le parole della figlia Lucia, che ha nel cuore il ricordo di un padre amorevole, un marito eccezionale e un nonno speciale. Per il tempo che ha vissuto con i suoi cari Ulderico non ha mai fatto mancare presenza, affetto, amore e sostegno. Ulderico cantava nella corale della parrocchia e la domenica la Santa Messa era per lui e la sua famiglia un appuntamento fisso. Una famiglia molto unita e espressione di gioia autentica e di grande armonia.

Il 23 settembre 2019, in occasione del 34esimo anniversario dell'omicidio di Giancarlo Siani, cronista de "Il Mattino", vittima innocente di camorra, al Palazzo delle Arti di Napoli, su iniziativa della Fondazione Polis della Regione Campania e alla presenza di una nutrita delegazione di familiari delle vittime innocenti della criminalità, è stata inaugurata la Sala della Mehari di Giancarlo Siani - Sala della memoria, un connubio tra la Mehari di Giancarlo e la mostra fotografica #NONINVANO, dedicata proprio alle vittime innocenti della criminalità. Tra le vittime ricordate anche Ulderico Esposito.

Nel mese di maggio 2020 viene condannato ad otto anni di carcere l'assassino di Ulderico; una condanna decisa dal giudice per l'udienza preliminare di Napoli Rosamaria De Lellis, che viene accolta con amarezza dalla moglie di Ulderico, Daniela Manzi, la quale all'Ansa ha rilasciato queste parole: "Lo scorso anno è stato ucciso un uomo, un marito e un papà esemplare. Nonostante la delusione voglio continuare a credere nella giustizia e battermi affinché mio marito non sia dimenticato, proseguendo nel percorso della giustizia con forza e determinazione fino al terzo grado di giudizio". 

L'uomo è stato condannato e giudicato con rito abbreviato. L'accusa è di omicidio preterintenzionale con l'aggravante dei futili motivi. Nell'ottobre del 2020 la prima sezione della Corte di Appello di Napoli conferma la condanna a otto anni di reclusione emessa in primo grado. 

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