Data dell'accaduto: 15. 10. 2012
Luogo dell'accaduto: Napoli
Anni: 30
Vittima della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Il 15 ottobre 2012 Pasquale Romano, 30 anni, di Cardito, prima di andare a giocare una partita di calcetto con gli amici, decide di raggiungere la fidanzata a Marianella, quartiere della periferia nord di Napoli. Intorno alle 21:30, Pasquale esce dallo stabile dove vive Rosanna e si dirige verso l'auto. È proprio in questo momento che 14 proiettili raggiungono Lino. Vero obiettivo dell'agguato è Domenico Gargiulo, uomo vicino ai "Girati" in guerra con gli "Scissionisti", catturato dagli inquirenti. L'esecutore materiale del delitto, Salvatore Baldassarre, viene arrestato e portato a processo insieme a chi aveva preso parte in vario modo alla pianificazione dell'agguato; tra questi, Carmine Annunziata, Gaetano Annunziata, Anna Altamura e Vincenzo Marino. Si sono costituiti parte civile i familiari di Lino, la Regione Campania, il Comune di Napoli e la Fondazione Pol.i.s.
L'assurda morte di Lino richiama l'attenzione dell'opinione pubblica e, dopo pochi giorni, una mobilitazione spontanea dà vita ad una manifestazione sul luogo del delitto. All'iniziativa prendono parte anche i familiari di Lino, accompagnati da Rosanna. Il 19 ottobre si svolgono i funerali di Lino, il sindaco di Cardito proclama il lutto cittadino.
I genitori di Pasquale scrivono una lettera al ministro dell'Interno, pubblicata dal quotidiano "Il Mattino" il 18 ottobre.
Il ministro Cancellieri fa visita alla famiglia e promette la vicinanza dello Stato.
Il 28 ottobre, in occasione della partita di calcio Napoli-Chievo, viene osservato un minuto di silenzio per Pasquale Romano. A bordo campo viene aperto lo striscione del Coordinamento Campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. Il 30 ottobre una fiaccolata commemorativa attraversa le strade di Cardito.
Nell'ottobre 2013 lo spettacolo "La guerra di tutti" ha ricordato Lino in una serata organizzata presso il Teatro del Mediterraneo a Napoli. A un anno di distanza dall'omicidio di Pasquale la pièce teatrale ha inteso ricordare Lino e commemorare con lui tutte le vittime innocenti di criminalità. Il primo anniversario ha portato con sé anche altre iniziative di ricordo. Il giorno 15 ottobre, nella sede del "Teatro Area Nord", Lino è stato ricordato nel corso di un evento promosso dall'assessorato ai Giovani del Comune di Napoli. Il recital di Giulio Cavalli, previsto come momento conclusivo della mostra "In viaggio con la Mehari", è stato anch'esso dedicato a Lino.
Il 18 novembre 2013, Salvatore Baldassarre, esecutore materiale dell'omicidio di Lino Romano, viene condannato all'ergastolo. Diciotto anni e otto mesi per Giovanni Marino, l'autista del commando omicida. Quattordici anni per Anna Altamura, la donna che aveva attirato in trappola il vero obiettivo dell'agguato. Condanne a sedici e quattordici anni per Carmine e Gaetano Annunziata, i due figli di Anna Altamura (sentenza emessa dal gup Francesco Cananzi dopo il processo con rito abbreviato).
Nello stesso procedimento il giudice ha concesso a Comune di Napoli e Regione Campania, costituitesi parte civile, un risarcimento. Nelle motivazioni si legge che l'omicidio di Lino Romano ha leso "l'immagine della città di Napoli e della Regione Campania...". Anche alla Fondazione Pol.i.s il giudice ha riconosciuto il dovuto risarcimento.
L'11 febbraio 2014, nel corso dell'udienza del processo contro Montanera e Vitale, dinanzi alla V Corte di Assise presieduta dal giudice Adriana Pangia, il PM Enrica Parascandolo ha chiesto l'ergastolo per i due imputati. Il 1° aprile la Corte emette la sentenza di condanna all'ergastolo ed isolamento diurno per 18 mesi, interruzione della patria potestà, interdizione dai pubblici uffici e la condanna a risarcire il danno alle parti civili, a carico di Montanera e Vitale, rispettivamente mandante e organizzatore dell'omicidio di Lino Romano. I giudici hanno riconosciuto, inoltre, una provvisionale ai familiari di Lino e un risarcimento al Comune di Napoli, alla Regione Campania e alla Fondazione Pol.i.s. costituitesi parti civili.
Il 22 aprile 2015, la Corte d'Assise d'Appello di Napoli ha ridotto le pene inflitte per tre dei condannati. A Carmine Annunziata la pena è stata ridotta da 16 a 13 anni di reclusione, mentre a Gaetano Annunziata ed ad Anna Altamura (la madre dei due) da 13 a 12 anni di reclusione. Confermata, invece, la sentenza di primo grado a 18 anni ed 8 mesi per Giovanni Marino, autista del commando.
Il 14 maggio 2015 è stata intitolata alla memoria di Lino Romano l'area sportiva all'interno del Parco Taglia di Cardito (NA).
"La Guerra di Tutti" nel 2016 giunge alla sua terza edizione grazie all'idea e all'impegno di Francesco Amato, collega ed amico di Lino. Dodici magazine ha promosso e sostenuto l'iniziativa, e l'amministratore delegato del gruppo Maria Pia De Angelis ha ricevuto un premio intitolato alla memoria di Lino Romano leggendo una poesia da lei scritta e a lui dedicata.
Il titolo "La Guerra di Tutti" prende spunto da un racconto-romanzo di Gennaro Morra. Una guerra che non appartiene alle persone perbene ma che diventa la "guerra di tutti" perché coinvolge e scaraventa tutti repentinamente nella tragedia che è tragedia individuale, familiare e sociale.
La vicenda di Pasquale Romano è ricordata nel "Dizionario enciclopedico delle Mafie in Italia", apparso per Castelvecchi nel 2013.