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Patricia Carteciano

Data dell'accaduto: 28/04/2003

Luogo dell'accaduto: Napoli

Anni: 41

Vittima di femminicidio

Breve storia dell'accaduto

Patrizia Carteciano, 41 anni, e Giovanni Agliarulo, 43 anni, convivono da circa 6 anni, una relazione turbolenta e litigiosa, causa la gelosia di Giovanni. In casa vivono con i due anche le figlie di Patrizia avute da una relazione precedente, Michela di 14 anni e Mara di 9, mentre il figlio maggiore, Umberto, vive con la nonna paterna a San Giovanni a Teduccio.

Il 14 aprile 2003, dopo l'ennesimo litigio durante il quale Giovanni prende un martello e minaccia Patrizia e la figlia maggiore, Michela, di morte, la 41enne lo caccia di casa.  

Il 28 aprile 2003, Giovanni Agliarulo si introduce verso l'1 di notte clandestinamente in casa di Patrizia. Dopo circa 2 ore, durante le quali Agliarulo matura l'idea di uccidere la donna, entra in camera da letto di Patrizia e inizia a colpirla con un martello fino a toglierle la vita. In seguito all'uccisione della 41enne, Giovanni rimane in casa per circa altre 2 ore, durante le quali cerca di pulire il più possibile e cambiandosi d'abito, per poi uscire dal balcone.

Dopo essere uscito da casa di Patrizia, Agliarulo chiama il fratello Michele al quale confessa di aver ucciso la compagna.

Michele Agliarulo, dopo aver ricevuto la chiamata del fratello, si reca presso l'abitazione della sorella di Patrizia, Giovanna Carteciano, la avvisa della telefonata e insieme si recano a casa di Patrizia.

All'arrivo, trovano la figlia maggiore di Patrizia insieme ad una vicina, le quali avevano già allertato le forze dell'ordine. Gli agenti del Commissariato P.S. San Paolo di Napoli, arrivati sul posto, trovano il corpo senza vita di Patrizia steso sul materasso e di fianco il martello utilizzato per colpirla, oltre a numerose prove intrise di sangue.

Iniziano le ricerche volte al rintraccio di Giovanni Agliarulo, il quale viene rintracciato e bloccato poco dopo le 13 del giorno stesso. Il 43enne durante l'interrogatorio con il P.M. confessa di aver ucciso Patrizia e racconta cosa fosse successo durante la notte.

Il 21 gennaio 2004, il Tribunale di Napoli condanna Giovanni Agliarulo con rito abbreviato a 30 anni di reclusione presso la Casa Circondariale di Napoli a Poggioreale, al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare.

Nel settembre 2004, Agliarulo tenta l'Appello ma viene rigettato dalla Corte d'Assise d'Appello di Napoli e conferma l'appellata sentenza.

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