Data dell'accaduto: 07/04/1981
Luogo dell'accaduto: Roma
Anni: 28
Vittima del dovere per mano del terrorismo
Breve storia dell'accaduto
Il vice brigadiere Raffaele Cinotti, 28 anni, viene ucciso a Roma il 7 aprile 1981 dalle Brigate Rosse. Egli, originario di San Prisco (CE), presta servizio presso il carcere romano di Rebibbia in qualità di agente di custodia nel reparto di isolamento giudiziario.
La mattina del 7 aprile viene assassinato sotto casa sua mentre sta uscendo per recarsi a lavoro: sul suo corpo viene ritrovato un documento sulla "campagna D'Urso", dal nome del magistrato direttore dell'Ufficio Detenuti del Ministero della Giustizia rapito il 12 dicembre 1980, che era apparso in alcune foto con al collo la scritta "Organizzare la liberazione dei proletari prigionieri, smantellare il circuito della differenziazione", ossia il circuito penitenziario di rigore per i terroristi.
Nell'ottobre 1988 la Seconda Sezione della Corte di Assise, a conclusione del processo Moro Ter, un processo che si è occupato di numerosi delitti commessi dalla colonna romana delle Br, ha condannato all'ergastolo un terrorista, ritenuto responsabile della morte di Cinotti.
Il 12 settembre 2007 Raffaele Cinotti è stato riconosciuto vittima del dovere e insignito della medaglia d'oro al merito civile.