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Raffaele Pastore

Raffaele Pastore

Data dell'accaduto: 23/11/1996

Luogo dell'accaduto: Torre Annunziata 

Anni: 35

Vittima della criminalità organizzata

Breve storia dell'accaduto

Raffaele Pastore, piccolo commerciante all'ingrosso di prodotti alimentari, subisce continue minacce estorsive dal clan di Torre Annunziata senza mai cedere e senza mai denunciare fino a quando le stesse minacce non diventano gravi e pesanti. 

Raffaele chiede così solidarietà ad altri commercianti, ma nessuno gli è vicino e, di fronte all'ultimatum della malavita, il commerciante si rivolge alla polizia.

Grazie alle sue indicazioni viene arrestato un uomo..

Raffaele Pastore è però consapevole che la sua testimonianza rappresenta un affronto per la criminalità organizzata e, temendo per la sua vita, richiede ed ottiene il porto d'armi per difesa personale, ma non porta mai con sé l'arma. Quando i sicari entrano nel suo negozio per ucciderlo, il giovane commerciante è disarmato. 

I due sicari scappano senza lasciare alcuna traccia dopo aver portato a termine la missione di morte. Nell'agguato viene ferita gravemente anche la madre di Raffaele.

Nel 2010, in occasione dell'anniversario della morte di Raffaele Pastore, la moglie ha annunciato l'istituzione di un premio intitolato alla memoria di suo marito; il premio nasce dalla volontà di premiare le aziende che operano nella legalità. La prima edizione del premio si è tenuta presso il liceo scientifico Pitagora di Torre Annunziata.

Nel 2011 il Comune di Torre Annunziata ha istituito il Premio Pastore in collaborazione con le associazioni Libera e Alilacco. Tra i premiati anche l'ingegnere Pietro Di Lorenzo, imprenditore di Limatola. La prima edizione del Premio è stata patrocinata da Giovanni Impastato.

"La finalità del premio non è solo quella di onorare Raffaele, ma di presentare un esempio positivo alla cittadinanza, per spronare tutti a dire no al racket, per eliminare l'atteggiamento di passività, indifferenza e paura da parte della cittadinanza verso la camorra", queste le parole della moglie di Raffaele. 

A Torre Annunziata il 23 novembre 2014 è stato inaugurato il nuovo Presidio di Libera Antiracket dedicato a Raffaele Pastore e Luigi Staiano. Sempre nella città oplontina, il viale adiacente allo Stadio Alfredo Giraud è intitolato a Raffaele Pastore, mentre in via Carminiello, nel punto in cui fu ucciso, è stato piantato un albero di ulivo.

Nel mese di novembre 2016 la moglie di Lello è stata ospite del secondo Circolo Didattico "Giancarlo Siani", in occasione della giornata della memoria organizzata dal presidio oplontino di Libera e dal Comune di Torre Annunziata. L'enorme androne ospitava al tavolo dei relatori il sindaco Giosuè Starita, Don Tonino Palmese, Don Antonio Carbone, la vedova Pastore e l'attore Beppe Basta. L'iniziativa ha visto la partecipazione di centinaia di studenti, bambini dai 4 ai 10 anni. 

La storia di Raffaele Pastore è ricordata nel "Dizionario enciclopedico delle Mafie in Italia", apparso per Castelvecchi nel 2013.

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