Data dell'accaduto: 14/03/2012
Luogo dell'accaduto: Nola
Data del decesso: 22/03/2022
Luogo del decesso: Napoli
Anni: 89
Vittima della criminalità comune
Breve storia dell'accaduto
Rosa Santaniello, 89enne del nolano, muore nel reparto di terapia intensiva dell'Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, dove era in coma da una settimana per l'aggressione ricevuta.
Come tutte le mattine, "zia Rosa", da tutti così conosciuta, si trovava in una lavanderia a gettoni vicino casa, in cui era solita trascorrere del tempo in compagnia della titolare. Poco prima dell'ora di pranzo, entra nel negozio un uomo che si dirige verso il contatore elettrico fingendosi un tecnico. Probabilmente con la scusa di controllare il contatore di casa o di darle consigli su come risparmiare sulle bollette, l'uomo convince Rosa ad accompagnarlo a casa sua.
La donna lascia in lavanderia il suo bastone e l'orologio. La titolare della lavanderia, poco dopo, si reca da Rosa per riconsegnarle i suoi oggetti e trova la donna priva di sensi e la casa completamente sottosopra.
Sul posto giungono i carabinieri di Nola ed il 118. Rosa resta in coma per un aneurisma cerebrale. Muore dopo una settimana. L'autopsia rivela che l'aggressore avrebbe inferto alla vittima un forte colpo alla nuca causandone la letale emorragia cerebrale.
Il giorno dopo il decesso della vittima, i carabinieri sottopongono a fermo il presunto aggressore, un 24enne di Sant'Antimo residente a Nola, viene identificato grazie alle immagini delle telecamere presenti in lavanderia e ad altre acquisite in un negozio di animali, dove il 22 marzo il giovane aveva compiuto un furto. Dopo sei ore di interrogatorio ammette le sue responsabilità, l'accusa è di omicidio volontario. Nel mese di novembre 2012 il GIP Campoli lo condanna, con rito abbreviato a 10 anni di reclusione, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici ed al risarcimento della famiglia costituitasi parte civile. Nel gennaio 2014 la Corte di Assise di Appello di Napoli riduce la pena, condannandolo a sette anni e dieci mesi di reclusione.
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VIDEOCOMUNICAZIONI 26 MARZO 2012