Data dell'accaduto: 30/03/1991
Data della morte: 04/04/1991
Luogo dell'accaduto: Napoli
Anni: 31
Vittima del dovere per mano della criminalità organizzata
Breve storia dell'accaduto
Il 30 marzo 1991 i Quartieri Spagnoli diventano un sentiero di guerra. I boss locali ordinano di sparare contro i giovani simpatizzanti degli scissionisti.
In questo scontro muoiono tre delinquenti di piccolo calibro e vengono feriti quattro innocenti.
La risposta a questa azione da parte del clan rivale è immediata. Il giorno seguente a Porta Nolana un gruppo di uomini appartenenti al clan avversario fa fuoco contro tre pregiudicati.
Salvatore D'Addario, agente di polizia, si trova con la famiglia in un esercizio commerciale nei pressi della zona. Sente gli spari ed esce dal negozio per cercare di fermare i tre che si stavano allontanando a bordo di un furgone, utilizzando la pistola d'ordinanza che aveva con sé.
I malviventi fanno fuoco e feriscono D'Addario ad un braccio e ad una gamba, per poi investirlo con il loro furgone.
L'agente rimasto ferito viene ricoverato in ospedale. Con il passare dei giorni le condizioni di D'Addario peggiorano: dopo l'amputazione della gamba sopraggiungono altre complicazioni. Il 4 aprile Salvatore si spegne. Il questore, recatosi in visita presso il nosocomio durante i giorni che hanno separato Salvatore dalla morte, lo promuove per "meriti sul campo".
Il 10 maggio 1991, in occasione della festa della polizia, è stato insignito della medaglia d'oro al valor civile.
Il 4 febbraio 2011, in via San Cosmo a Porta Nolana, il Comune di Napoli ha apposto una lapide in sua memoria.
Il 4 aprile 2011, in occasione del ventennale della sua morte, il questore di Napoli Merolla ha posto un omaggio floreale sulla lapide a Porta Nolana.
L'agente Salvatore D'Addario viene riconosciuto vittima del dovere.