Salvatore Squillace

Salvatore Squillace

Data dell'accaduto: 10/06/1984

Data di morte: 16/06/1984

Luogo dell'accaduto: Marano di Napoli

Luogo di morte: Napoli

Vittima della criminalità organizzata

Breve storia dell'accaduto

Salvatore Squillace perde la vita in un agguato camorristico il 10 giugno 1984. Vero obiettivo dei killer, legati al clan Bardellino, era il boss di Marano Ciro Nuvoletta, ma proiettili vaganti colpiscono anche Salvatore che si trova in compagnia di un amico al bar. L'uomo, ferito gravemente, viene soccorso e trasportato all'ospedale Cardarelli di Napoli, dove morirà dopo sei strazianti giorni di coma.

Un commando armato, composto da almeno tre auto, passa dinanzi al bar dove era fermo Salvatore, sparando all'impazzata. Il commando era in fuga dopo aver teso un agguato nella fortezza dei Nuvoletta, dove viene colpito e ucciso Ciro Nuvoletta. Durante la fuga il commando dei killer viene inseguito dagli uomini di Nuvoletta, ne nasce così un conflitto a fuoco che dura per un centinaio di metri senza badare in alcun modo alle persone che in quella mattina di domenica si trovavano in strada. Un proiettile vagante colpisce Salvatore.

Ai funerali di Salvatore tantissime persone: amici, rappresentanti delle istituzioni, ma anche tanta gente che non conosceva quel giovane ragazzo. La morte di Salvatore colpì tutti.  

Salvatore aveva tanti amici ed era un ragazzo semplice che amava la vita. Salvatore passava molto del suo tempo libero ad aiutare le persone in difficoltà che conosceva attraverso gli ambienti cattolici che frequentava. 

La sorella di Salvatore racconta che dopo l'uccisone del caro e giovane fratello nulla è stato più come prima: i suoi figli non vogliono vedere un film di mafia e i genitori hanno smesso di vivere.

Nella villa comunale di Marano, nel "Giardino della legalità", c'è un albero con il nome di Salvatore. 

Nel 1988 il Comune di Marano ha intitolato una strada alla memoria di Salvatore Squillace. 

Per alcuni anni il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità ha sostenuto un'importante iniziativa di sostegno allo studio di quei familiari che non godevano di alcun tipo di aiuto da parte delle istituzioni, nella modalità dell'auto aiuto e della solidarietà orizzontale, un'iniziativa sostenuta dalla Fondazione Polis e di cui ha potuto usufruire anche il nipote di Salvatore Squillace.

Oggi una legge della Regione Campania, la legge n. 54 del 2018,  interviene a favore delle vittime innocenti della criminalità nei termini del sostegno socio- educativo e formativo. Questa legge integra, nei termini della complementarietà, gli interventi previsti dalla normativa nazionale a favore di alcune tipologie di vittime e non di altre.

La storia di Salvatore Squillace è ricordata nel libro: "Al di là della notte. Storie di vittime innocenti di criminalità" di Raffaele Sardo. Tullio Pironti Editore, promosso dalla Fondazione Polis.

Nel marzo del 2016 la storia di Salvatore Squillace è menzionata nel libro: "Mafia Republic: Cosa Nostra, camorra e 'ndrangheta dal 1946 a oggi" di John Dickie. Editori Laterza, Fabio Galimberti (Traduttore).

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