Strage di Calata San Marco - Attentato di Napoli

Strage Calata San Marco

Data dell'accaduto: 14/04/1988

Luogo dell‘accaduto: Napoli

Vittima di terrorismo

Breve storia dell'accaduto

Alle 19:49 del 14 aprile del 1988 una potente autobomba esplode di fronte al club USO in Calata San Marco (dove in quelle ore era in programma una festa in onore del comandante del cacciatorpediniere Paul, attraccato il giorno prima al Molo Angioino) provocando la morte di cinque persone e il ferimento di altre 15. L'attacco viene commesso da un membro dell'Armata Rossa Giapponese.

A perdere la vita sono quattro civili italiani, il venditore ambulante Antonio Gaezza, i passanti Assunta Capuano, Maurizio Perrone e Guido Scocozza, una portoricana militare statunitense in servizio presso la U.S. Navy di stanza a Napoli, la trentunenne Angela Simone Santos. Tra i feriti ci sono anche quattro marinai americani e alcuni nordafricani. Molti marinai dell'USO riescono a sfuggire all'attentato in quanto al momento dell'esplosione si trovavano nei seminterrati del circolo.

Poco dopo la polizia identifica Junzo Okudaira come il principale sospettato, insieme alla sua complice, la connazionale Fusako Shigenobu, entrambi membri dell'Armata Rossa Giapponese. Okudaira era già ricercato in Italia per un razzo e un attentato dinamitardo contro le ambasciate americana e britannica di Roma del 1987, dove nessuno era rimasto ferito. Okudaira soggiornava in un hotel sotto falsa identità taiwanese.

Nel 1993, Okudaira viene condannato in contumacia per omicidio. Non è mai stato catturato. Shigenobu viene catturata in Giappone nel 2000 e condannata a 20 anni di carcere.

Nel 2020 il procuratore di Napoli Giovanni Melillo, nel corso di una conferenza stampa, ha confermato che Junzo Okudaira risulta essere in cima alla lista dei latitanti più ricercati dalla magistratura partenopea.

Il 28 maggio 2022 viene data notizia che Fusako Shigenobu è stata rilasciata dalle autorità giapponesi. La donna ha chiesto scusa "per aver causato danni a persone che non conoscevo".

L'11 aprile del 2021 si riapre l'inchiesta sull'attentato. Grazie al prefetto Marco Valentini, al procuratore Gianni Melillo e al sindaco Luigi de Magistris, Napoli ha riaperto quella pagina tragica dedicando una targa alle vittime dell'attentato al Circolo Uso.

LINK ESTERNI

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ANSA 14 APRILE 2018

REPUBBLICA 14 APRILE 2018

OTTOPAGINE 22 FEBBRAIO 2018

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