Data dell'accaduto: 06/08/2009
Luogo dell'accaduto: Torre del Greco
Anni: 80
Vittima della criminalità comune
Breve storia dell'accaduto
Il 10 agosto 2009 Filiberto Sorrentino e la moglie Vincenza Marcianò vengono trovati senza vita nel loro appartamento di Corso Vittorio Emanuele, a Torre del Greco. L'autopsia chiarirà che il decesso è avvenuto il 6 agosto. Allertato dai vicini di casa, è il figlio a ritrovare i corpi dei genitori. L'uomo diventa molto presto il principale sospettato, iscritto nel registro degli indagati a partire da quello stesso agosto.
Le indagini della Procura di Torre Annunziata si concentrano sul figlio della coppia, che il 21 settembre 2011 finisce in carcere con l'accusa di aver commesso il duplice omicidio. Il processo comincia nel maggio 2012 e si celebra con rito immediato. Alla fine della battaglia giudiziaria l'uomo riesce a tornare in libertà: il pm aveva chiesto per l'imputato la condanna all'ergastolo e tre anni di isolamento diurno. Gli avvocati dell'imputato si sono battuti per l'assoluzione e il collegio presieduto da Adriana Pangia ha emesso una sentenza di assoluzione "per non aver commesso il fatto". La vicenda, dunque, si riapre. Sul corpo dei due anziani sono state trovate uova di mosca, non larve come inizialmente sostenuto. Le uova di mosca sono state lasciate sul corpo dei coniugi il 7 agosto, non il 10, quindi l'assassino non poteva essere Maurizio, che era lontano da Torre del Greco.
«Non ha vinto nessuno, anzi è una sconfitta della giustizia, perché ancora oggi non sappiamo chi è l'assassino. E io sono vittima due volte di questo delitto», queste le dichiarazioni del figlio.
Intanto, i legali dell'uomo – smaltita la gioia per l'assoluzione-bis – hanno per presentare una mega-richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione per quegli oltre 500 giorni di carcere da innocente.
Da allora l'inchiesta è ferma su un binario morto. L'assassino dei coniugi Sorrentino non è mai stato trovato.